Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Bonus benzina 2023 per redditi bassi: a chi spetta e come funziona

Cos’è questa misura, quali sono i requisiti per ottenerla e quali gli importi previsti: tutto quello che c’è da sapere

Benzina più cara, i prezzi

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Roma, 7 settembre 2023 – Chi quotidianamente effettua il rifornimento di benzina e diesel al distributore si sarà sicuramente accorto di come, in Italia, da diverso tempo il prezzo dei carburanti sia in costante crescita. Da mesi, infatti, il costo ha superato i due euro a litro, con tutto ciò che questo sovrapprezzo implica per le finanze delle famiglie e per l’intero comparto economico del Paese. Per far fronte a questo problema il governo Draghi, nel 2022, aveva previsto un bonus benzina da 200 euro, con la misura che è stata in parte confermata dall’esecutivo Meloni nel 2023.

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Bonus benzina 2023

Il bonus benzina, anche detto bonus carburanti, si sostanzia in un’agevolazione introdotta, come detto, dal governo Draghi con il decreto legge 21/2022 in seguito all’incremento dei prezzi alla colonnina dovuto principalmente all’inizio della guerra in Ucraina. La misura, che permetteva ai cittadini di ricevere dei buoni del valore massimo di 200 euro da poter utilizzare per i carburanti, era prevista in scadenza il 31 dicembre 2022, ma è stata prorogata con il Decreto Trasparenza del prezzo dei carburanti approvato dal nuovo governo Meloni il 10 gennaio 2023. Ora, dunque, il bonus benzina ha un nuovo termine, ovvero il 31 dicembre 2023.

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Bonus benzina 2023, i beneficiari

Nel 2023 il bonus benzina conferma molti aspetti della sua versione originale. Più nel dettaglio, il valore massimo del contributo resta di 200 euro che possono essere richiesti dai lavoratori dipendenti delle aziende private. Tra queste rientrano anche gli studi professionali e gli enti del terzo settore impegnati in attività non commerciali. Molto importante è sottolineare che per poter usufruire del bonus benzina 2023 non è previsto nessun requisito di reddito, ma sarà sufficiente essere un lavoro dipendente. E ancora, possono richiedere il bonus i lavoratori:

- a tempo pieno; - part-time; - gli apprendisti; - smart working; - i soci di cooperative di produzione e lavoro con un contratto subordinato.

Esclusi, invece, sono tutti i dipendenti del settore pubblico, così come i lavoratori autonomi e con partita Iva. Infine si ricorda che la richiesta del bonus benzina 2023 non prevede la presentazione di una specifica domanda, con gli aventi diritto che dovranno rivolgersi al proprio datore di lavoro il quale deciderà se concedere o meno il contributo. Molto importante è sottolineare che il datore di lavoro non è in nessun modo obbligato ad accogliere la richiesta del dipendente, con la scelta che rientrerà all’interno delle valutazioni personali e finanziarie dell’azienda.  

Come funziona il bonus benzina 2023

Il meccanismo che regola il funzionamento del bonus benzina 2023 è molto simile a quello del 2022 e, dunque, anche in questo caso la misura non concorre a generare reddito, con il beneficiario che riceve un importo che è totalmente detassato. Inoltre, in linea con quanto previsto dal Decreto Lavoro, il contributo per i carburanti è cumulabile con gli aumenti fino a 3mila euro dei fringe benefit. Questo vuol dire che i 200 euro potranno essere sommati alla soglia massimo di 3 mila euro. Si sottolinea, tuttavia, che il nuovo limite è stato innalzato da 258 euro a 3mila euro solo per i lavoratori dipendenti che hanno uno o più figli a carico.