Roma, 31 dicembre 2024 – Al via dal 2 gennaio la sperimentazione biennale della prestazione universale per gli anziani ultraottantenni non autosufficienti subordinata a uno specifico bisogno assistenziale definito “gravissimo”. Una prestazione che sarà composta da due voci: una quota fissa di 531,76 euro mensili, pari all’attuale indennità di accompagnamento, e un assegno di assistenza, di 850 euro, una sorta di “bonus anziani” destinato a remunerare il lavoro svolto da collaboratori domestici in favore del soggetto bisognoso di cure. E, dunque, il riconoscimento della prestazione universale comporterà l’assorbimento dell'indennità di accompagnamento e delle prestazioni fornite dagli ATS, negli ambiti di propria competenza.
Come fare domanda
La domanda potrà essere presentata telematicamente all’INPS a partire dal 2 gennaio 2024, accedendo al portale dell’Istituto www.inps.it, attraverso il percorso "Sostegni, Sussidi e Indennità > Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità > selezionando la voce “Vedi tutti” nella sezione Strumenti e successivamente “Decreto Anziani – Prestazione Universale” ", sia personalmente, con la propria identità digitale, sia attraverso gli istituti di patronato.
Il riconoscimento della prestazione è subordinato al possesso dei seguenti requisiti:
a) età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
b) un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato tale dalla Commissione medico - legale dell’Inps, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico - Scientifica nominata il 16 ottobre 2024 scorso;
c) un valore dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
d) la titolarità dell'indennità di accompagnamento.
La prestazione universale, come accennato, sarà erogata con cadenza mensile ed è composta da:
a) una quota fissa monetaria, corrispondente all'indennità di accompagnamento;
b) una quota integrativa, definita “assegno di assistenza", pari ad euro 850 mensili, finalizzata a remunerare o il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare rapporto di lavoro, o l'acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.
L’Inps provvederà al monitoraggio della spesa al fine di un’eventuale rideterminazione dell’importo mensile della quota integrativa, qualora si verifichi uno scostamento fra il numero di domande pervenute e le risorse finanziarie individuate dal legislatore.