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Angelo Bonelli, 62 anni, deputato
Roma, 15 febbraio 2025 – Onorevole Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde, tra le riforme e il caro-bollette i cittadini sono comprensibilmente più preoccupati dei costi energetici. Cosa si aspetta dall’intervento annunciato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti?
"Giorgetti, alias Giorgia Meloni, vorrebbero provare a chiudere la stalla dopo aver fatto scappare i buoi. Sono loro i responsabili della rapina sociale che è il costo delle bollette, perché non c’è stato nessun provvedimento diretto a contenere i costi energetici. Anzi. Questo governo ha aumentato la dipendenza dal gas, che è la fonte responsabile dei rincari, a scapito del sollievo che darebbero le rinnovabili, come evidenziato da Confindustria. Il risultato, bilanci alla mano, è che gli extraprofitti elle aziende che acquistano e distribuiscono energia hanno raggiunto oltre 60 miliardi di euro negli ultimi due anni".
Stante che il caro-vita è l’emergenza numero uno, i costi energetici quanto influiscono?
"Dal costo dell’energia deriva l’aumento per tutti i generi di consumo e alimentari. Il caro-vita è strettamente connesso alle crisi climatica e alle politiche energetiche. Un’emergenza che non viene affrontata, rispetto cui il governo sottace una politica in linea con quella dell’amministrazione Trump contro la transizione ecologica".
Gli Usa spingono per venderci il loro gas liquido?
"I sedicenti ‘patrioti’ parlano d’interesse nazionale, ma fanno politiche destinate a renderci sempre più dipendenti e ricattabili ad opera di paesi come Russia, Libia, Usa invece di pianificare un piano diretto a conquistare l’autonomia energetica a vantaggio di famiglie e imprese".
In che modo?
"Anzitutto è stato un grande errore trasferire 4,5 milioni di famiglie dal mercato tutelato a quello libero, facendole pagare di più. Il governo, poi, deve trovare come restituire ai cittadini gli enormi extra-profitti delle multinazionali, a partire dai ceti deboli. Terzo: l’investimento strutturale nelle rinnovabili, che abbatteranno i costi nel momento in cui supereranno quelli del gas. Cosa che il governo non fa, avendo bloccato investimenti e istallazioni".
Invece si torna a parlare di nucleare.
"Un grande strumento di distrazione di massa dai costi spropositati e insostenibili. Lo stesso governo italiano non è in grado di fare previsioni, mentre le bollette aumentano e le famiglie non accendono il riscaldamento. Si chiama povertà energetica. In Spagna, invece, il governo Sanchez ha fatto uno sforzo encomiabile per portare le rinnovabili quasi al 70%, con costi molto più bassi rispetto all’Italia".
La vicenda Almasri a suo avviso resta aperta?
"Apertissima. Per come è stata trattata, rientra in una strategia di delegittimazione degli organismi internazionali ad opera non solo dell’Italia, ma anche degli Usa e non solo. Per dire cosa? Che la legge la fa chi ha maggior potere economico, tecnologico, militare. È indecente che il ministro Nordio sia venuto in Parlamento a raccontare bugie, dicendo che non era obbligato a dare esecuzione a mandato della Corte penale internazionale".
Quanto riguarda anche lo scontro tra politica e toghe sulla separazione delle carriere?
"Fa parte di una strategia diretta a dire ‘la legge siamo noi’. La riforma, per come è scritta, ha l’obiettivo di ridurre l’autonomia della magistratura. Meloni parla di dialogo, ma poi porta avanti un testo blindato, che è riuscito a compattare tutte le correnti della magistratura. Quando la premier dà il via a scontri tra apparati dello Stato, si va incontro a una situazione davvero preoccupante di instabilità istituzionale. Una strategia di delegittimazione dell’autonomia della magistratura funzionale a una vera e propria torsione autoritaria".