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Bollo auto 2023: il calendario delle scadenze e le sanzioni per i ritardi

Le tabelle dell’Aci per tutte le categorie. Cos'è previsto per i veicoli elettrici. A quanto ammontano gli interessi se non si paga

Roma, 12 gennaio 2023 - Bollo auto 2023: ecco il calendario delle scadenze curato dall'Aci. 

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Auto già circolanti: gennaio 2023

Entro il 31 gennaio 2023 deve essere rinnovato il bollo auto per le vetture di potenza superiore ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o superiori a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, la cui tassa di possesso sia scaduta a dicembre 2022. Tale scadenza, ricorda Aci, "riguarda anche le tasse fisse per le targhe prova, rimorchi speciali (roulottes,rimorchi per trasporto di imbarcazioni ecc.), nonché le auto storiche, i quadricicli leggeri e i ciclomotori prima della messa in circolazione su strada pubblica".

Le tabelle Aci in Pdf

Auto già circolanti: febbraio 2023

Entro il 28 febbraio 2023 deve essere versato il bollo auto per le vetture di potenza fino ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o di potenza fiscale fino a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, per i motoveicoli, gli autocarri, gli autoveicoli speciali, i trattori stradali e gli autobus la cui tassa di possesso sia scaduta nel mese di gennaio 2023.

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Maggio 2023

Entro il 31 maggio 2023 deve essere rinnovato il bollo auto per le vetture di potenza superiore ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o superiori a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, la cui tassa di possesso sia scaduta ad aprile 2023.

Giugno 2023

Entro il 30 giugno 2023 deve essere versato il bollo auto per gli autocarri, gli autoveicoli speciali, i trattori stradali e gli autobus la cui tassa di possesso sia scaduta nel mese di maggio 2023.

Agosto 2023

Entro il 31 agosto 2023 deve essere versato il bollo auto per le vetture di potenza fino ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o di potenza fiscale fino a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, nonché per i motoveicoli la cui tassa di possesso sia scaduta nel mese di luglio 2023.

"Ottobre 2023, doppia scadenza"

Entro il 2 ottobre 2023 deve essere rinnovato il bollo auto per le vetture di potenza superiore ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o superiori a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, la cui tassa di possesso sia scaduta ad agosto 2023.

Entro il 31 ottobre 2023 deve essere versato il bollo auto per gli autocarri, gli autoveicoli speciali, i trattori stradali e gli autobus la cui tassa di possesso sia scaduta nel mese di settembre 2023.

Gennaio 2024

Entro il 31 gennaio dell'anno prossimo, ricorda sempre l'Aci, deve essere rinnovato il bollo auto per le vetture di potenza superiore ai 35 KW se immatricolate dal 1/1/1998, o superiori a 9HP se immatricolate fino al 31/12/1997, la cui tassa di possesso sia scaduta a dicembre 2023.

Veicoli di prima immatricolazione

Per i veicoli di prima immatricolazione, il bollo - ricorda Aci - deve essere pagato entro il mese di immatricolazione.  Se però l'acquisto avviene entro i primi 10 giorni del mese, si può scalare a quello successivo. Le tabelle Aci danno conto anche delle diversità regionali.

Auto elettriche

A livello nazionale i veicoli con alimentazione esclusiva elettrica godono di un quinquennio di esenzione a decorrere dall’immatricolazione, al termine del quale godono della riduzione del 75%. (N.B. nella Regione Campania i veicoli elettrici godono di 7 anni di esenzione, nella Regione Valle d’Aosta di 8 anni di esenzione, nella Regione Lombardia e nella Regione Piemonte godono di esenzione permanente). A livello nazionale l’importo della tassa è ridotto del 75% se l’alimentazione è esclusiva a metano o GPL.

Sono previste variazioni regionali per le quali si rimanda alla consultazione delle tabelle Aci.

Ritardi e sanzioni

Gli automobilisti “ritardatari” nel pagamento del bollo possono regolarizzare la propria posizione con una sanzione minima avvalendosi del cosiddetto “ravvedimento operoso” in base all’art. 13 del Decreto legislativo n. 472/1997. Sul sito Internet di ACI www.aci.it sono riportati i criteri di calcolo della mora nel caso del ravvedimento operoso.