Domenica 12 Gennaio 2025
FRANCA FERRI
Economia

Bollette per le imprese a +19,2% . Benzina alle stelle in autostrada

Codacons: carburante fino a 2,4 euro al litro. La replica del Mimit: i prezzi medi sono tra 1,8 e 1,9

Federico Bevilacqua, presidente di Assium, l’associazione degli utility manager: «Consumatori, attenzione al telemarketing aggressivo»

Federico Bevilacqua, presidente di Assium, l’associazione degli utility manager: «Consumatori, attenzione al telemarketing aggressivo»

Le prossime bollette energetiche saranno più care per tutti: consumatori e imprese, mentre sui prezzi della benzina scatta la polemica tra risposta tra Codacons e Ministero Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Secondo l’associazione di consumatori, su diverse autostrade italiane la benzina (in modalità servito) tocca punte di 2,3 o addirittura 2,4 euro al litro. Secca la risposta del Mimit: il prezzo medio nazionale dei carburanti rilevato ieri negli oltre 20mila distributori del Paese è pari a 1,699 euro per il gasolio e a 1,796 euro per la benzina, mentre il prezzo medio sulla rete autostradale nazionale è per il gasolio pari a 1,806 euro e per la benzina a 1,896 euro. Le informazioni relative ai prezzi dei carburanti lungo la rete italiana sono costantemente aggiornate sul sito Osservaprezzi del Mimit.

Ma il tema più caldo è quello delle bollette. Per le imprese, secondo i calcoldi dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, l’intero sistema imprenditoriale italiano potrebbe arrivare a spendere 13,7 miliardi di euro in più rispetto al 2024, pari al +19,2%. La spesa complessiva dovrebbe toccare gli 85,2 miliardi, di cui 65,3 per l’energia elettrica e 19,9 per il gas. E a pagare il conto più salato dovrebbero essere le imprese del Nord, che ospita buona parte delle imprese presenti nel nostro Paese e, conseguentemente, dovrà farsi carico della quota parte di aumento più consistente, praticamente quasi quasi due terzi dell’aggravio complessivo. Le stime si basano su un’ipotesi del prezzo medio dell’energia elettrica nel 2025 di 150 euro per MWh e del gas a 50 euro per MWh, mantenendo una proporzione di tre a uno tra le due tariffe, come nei due anni precedenti. Del costo aggiuntivo stimato di 13,7 miliardi, quasi 9,8 (+17,6% al 2024) riguarderebbero l’energia elettrica e 3,9 (+24,7%) il gas.

Previsioni fosche anche le tasche per i consumatori, questa volta fatte da Assium, l’associazione degli utility manager spulciando le offerte sul mercato libero del gas. Nonostante le rassicurazioni di Arera circa le scorte di gas In Italia, le quotazioni internazionali che sono scese ampiamente sotto i 50 euro al megawattora, e i ripetuti appelli alla calma del governo, le tariffe sul mercato libero stanno registrando rialzi che si ripercuotono sulla spesa energetica delle famiglie: fino a 216 euro in più rispetto a un anno fa.

"Una situazione che rischia di peggiorare nelle prossime settimane, specie in caso di abbassamento delle temperature e repentini aumenti dei prezzi sui mercati internazionali dell’energia – afferma il presidente di Assium, Federico Bevilacqua – Si assiste inoltre a campagne di telemarketing sempre più aggressive che sfruttano il momento di incertezza per vendere contratti poco convenienti a famiglie e imprese".