Roma, 29 gennaio 2023 - Se a febbraio le bollette del gas diminuissero del 40%, come ha previsto il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, una famiglia italiana media potrebbe risparmiare circa 845 euro su base annua. Il conto lo ha fatto il Codacons, dopo le dichiarazioni del ministro, tenendo conto anche degli aumenti di dicembre.
Infatti le tariffe del gas stabilite da Arera per il mercato tutelato sono salite a 150,95 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse, a dicembre. Così un eventuale taglio del 40% delle bollette porterebbe il costo del gas a quota 90,57 centesimi di euro al metro cubo a gennaio.
Quindi i consumi di gas una famiglia tipo crollerebbero dagli attuali 2.113 euro annui, a soli a 1.268 euro, con un risparmio di circa 845 euro a famiglia. Ma prima di esultare, e di spenderli altrove, bisognerà attendere i dati ufficiali di Arera, che saranno diffusi i primi di giorni di febbraio. Solo allora sapremo la reale entità dei cali tariffari del gas, si potranno valutare meglio le ripercussioni positive sulle bollette degli italiani.
Nomisma: a gennaio calo del 33%, risparmio di 712 euro
Minore secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, il calo delle bollette. Infatti, con il crollo a gennaio del prezzo spot del gas, per quel mese "dovremo avere un taglio del 33%" delle bollette, considerando anche l'aumento del 23% di dicembre. Quindi in vista della variazione che l'Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) "Per la famiglia tipo si tratterà di un risparmio su base annua di 712 euro per consumi tipo di 1400 metri cubi anno".
"Mancano ormai solo due giorni per avere la media per l'intero mese di gennaio 2023 del prezzo spot del gas, il Psv che si muove in linea con il Ttf, ma è possibile già stabilire che si collocherà intorno ai 60 euro/MWh, contro i 117 euro/MWh usati dall'Autorità per le bollette di dicembre 2022", spiega Tabarelli, che ricorda come "allora l'aumento delle bollette era stato del 23% a 1,5 euro per metro cubo per dicembre 2022".
"Dopo il crollo, dovremo avere un taglio del 33% a circa 1 euro/mc", precisando che "questa variazione è determinata dalla componente materia prima, ma altre poste potrebbero variare in base alle esigenze dell'Autorità e originare un prezzo finale leggermente diverso".
"Ancora più importante è il fatto che il nuovo prezzo verso 1 euro/mc è inferiore di circa il 27% rispetto alla tariffa di un anno fa e questo significa che già nel tasso di inflazione di febbraio, la parte regolata dell'energia segnerà un forte calo. Infatti, occorre ricordare che nel primo trimestre 2023 le bollette della luce sono state già ridotte del 20%. Pertanto il tasso di inflazione a febbraio comincerà a scendere probabilmente dall'11,3% di dicembre verso il 10% a gennaio 2023 per poi calare ad una cifra nei mesi successivi".
Anche per le bollette della luce del secondo trimestre 2023, grazie al crollo dei prezzi in borsa dell'elettricità, è ipotizzabile un'ulteriore riduzione del 20%. Tabarelli conclude: "Ottime notizie, ma non devono far dimenticare che la crisi non è finita e le tariffe del gas che si avranno per gennaio sono sempre del 30% superiori a quelle precedenti il 2022, mentre quelle dell'elettricità sono ancora circa il doppio quelle precedenti".
Giorgetti: Aspettare Arera, ma calo significativo
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, a margine di un'iniziativa elettorale a Chiuro (Sondrio) con Attilio Fontana e Massimo Sertori, è tornato sulla sua affermazione di ieri riguardo il calo delle bollette del 40%: "La decisione sui costi energetici in bolletta il governo lo aspetta da Arera che lo renderà noto all'inizio di febbraio. Ho annunciato il 40% per cento seguendo l'andamento del mercato, poi Arera farà i calcoli. In ogni caso sarà una diminuzione significativa con la speranza che la riduzione dei prezzi si consolidi anche nei prossimi mesi".