Giovedì 16 Gennaio 2025
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Un caffè per combattere il Blue Monday

E’ il consiglio per la giornata più triste dell’anno (il terzo lunedì di gennaio) perché studi dimostrano che il caffè ha proprietà antidepressive

Una tazzina di caffè contro il Blue Monday

Una tazzina di caffè contro il Blue Monday

Roma, 16 gennaio 2025 – La fine del periodo festivo, il ritorno al lavoro, il clima freddo e la minore esposizione al sole, sono tutte concause di un generale calo dell’umore, che ha il suo acme nel cosiddetto “Blue Monday”, “Lunedì Triste”. Si tratta di una cosiddetta elaborazione parascientifica, basata su un’equazione secondo la quale il cervello capirebbe intorno al terzo lunedì di gennaio che sono finite le festività, e per lunghi periodi non ci saranno altre assenze da lavoro e scuola.

La ricerca del Journal of Affective Disorders

Vera o presunta che sia questa teoria, di certo ognuno cerca nelle sue passioni e interessi un modo per tirarsi un po’ su. Uno dei più noti metodi è quello di consumare un buon caffè. A supporto di quella che per molti è una vera e propria dipendenza, arriva la ricerca pubblicata dal Journal of Affective Disorders, che ha coinvolto circa 188mila persone ed è durata oltre 11 anni. L’indagine ha evidenziato come il consumo di caffè e di succhi di frutta non addizionati, in sostituzione a bevande zuccherate, sia correlato a una riduzione dei disturbi d’ansia e di depressione. Non solo. L’Institute for Scientific Information on Coffee (Isic) ha raccolto sul tema una vasta letteratura che ha evidenziato come un consumo di circa 4 tazzine di caffè al giorno, pari a 240 ml e in linea con le raccomandazioni dell’Efsa, vedrebbe diminuire di circa il 4% il rischio di sviluppare sintomi depressivi grazie alle proprietà psicostimolanti della caffeina. Il 62% dei dietisti che nel 2022 hanno partecipato a una survey della European Federation of Associations of Dieticians (Efad) realizzata in collaborazione con Isic, ha riconosciuto un'associazione positiva tra consumo di caffè e miglioramento dell'umore.

Il pensiero di Michele Monzini

"Quante volte ci è capitato di bere un caffè in una giornata storta e di sentirci subito meglio? È la scienza a confermare, ancora una volta, quanto il caffè abbia un effetto positivo sulla salute mentale e in particolare sul nostro umore – dichiara Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè –. Per noi italiani è un vero elisir di felicità, che scegliamo ogni mattina appena svegli e che ci accompagna come un rito durante tutta la giornata. Anche in giornate buie sotto tutti i punti di vista, come possono sembrarci quelle del mese di gennaio, possiamo affidarci al gusto e all’aroma del caffè per ritrovare il sorriso”.

Classifica mondiale consumo di caffè

Nonostante in Italia il caffè sia la bevanda preferita e più consumata, a livello mondiale il nostro Paese si colloca "solo" al settimo posto. Il podio è occupato da Paesi del Nord Europa, in ordine Finlandia, Svezia e Norvegia, rispettivamente con 4,4 tazzine, 3,2 tazzine e 2,6 tazzine bevute al giorno in media per ogni residente. Il motivo è da ricercarsi nel fatto che nel Nord Europa si consuma soprattutto il caffè lungo, all’americana, e più volte al giorno, superando dunque in termini complessivi, i Paesi dove la bevanda è gustata soprattutto come espresso.