Giovedì 19 Dicembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Il Governo dimezza l’accise per i birrifici artigianali. Il prezzo della pinta scenderà?

Un provvedimento che riguarda un indotto da 92mila posti di lavoro. L’accisa grava per oltre il 40% sul prezzo

Roma, 20 dicembre 2024 – Dopo molte richieste e pressioni da parte degli addetti ai lavori, è di queste ore la decisione del Governo tanto attesa, quella cioè di ridurre del 50% l’accisa per i birrifici artigianali a partire dal 2025, così come avvenuto nel 2022 e nel 2023.

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Lo ha stabilito un emendamento alla manovra di Bilancio, approvato dalla commissione della Camera, che specifica però l’applicazione solo per produzioni fino a 10mila ettolitri. Il taglio dell’aliquota sarà invece del 30% per le produzioni dai 10mila ai 30mila ettolitri, e del 20% per le produzioni da 30mila fino a 60mila ettolitri.

Le richieste di AssoBirra

In una nota, il Presidente dell’AssoBirra, Alfredo Pratolongo, ha espresso un ringraziamento ai componenti della Commissione Bilancio della Camera, “che hanno approvato l’emendamento per la riduzione delle accise birra nel 2025, focalizzato sui piccoli produttori sotto i 60mila ettolitri, dopo il parere favorevole arrivato qualche settimana fa dalla Commissione Agricoltura che, tuttavia, aveva uno scopo più ampio, ovvero quello di garantire riduzioni delle accise per tutti gli attori del mercato”.

Un ringraziamento, dunque, che però non manca di sottolineare una richiesta più ampia. "Come AssoBirra rinnoviamo la richiesta di una riduzione strutturale dell’aliquota generale sulle accise, che auspichiamo possa trovare accoglimento già nel Decreto Mille proroghe, a favore dell’intero comparto nel quale i grandi birrifici acquistano la quasi totalità del malto d’orzo italiano. Questo consentirebbe di rilanciare gli investimenti lungo tutta la filiera e di aiutare le fasce più deboli di consumatori, che notoriamente consumano sulle loro tavole gli iconici formati da 0,66 cl, sui quali la tassazione rimane sproporzionata, gravando per oltre il 40% sul prezzo”.

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In una nota congiunta, Coldiretti e il Consorzio Birra Italiana sottolineano l’importanza della riduzione dell’accise per i piccoli birrifici artigianali, che sostiene la filiera della birra agricola italiana e le imprese, spesso costituite da giovani. “La nuova misura è stata sostenuta grazie all’impegno del presidente della Commissione Agricoltura della Camera Mirco Carloni e dei parlamentari che hanno lavorato sull’emendamento e del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare", ha commentato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini.

"La riduzione dell’accisa rappresenta un aiuto per la crescita delle filiere dal campo alla tavola che sul territorio nazionale stanno già vedendo lo sviluppo di esperienze importanti, attraverso la crescita della produzione di orzo e di luppolo italiani, con un indotto importante per l’economia dei territori”, ha spiegato il presidente del Consorzio Birra Italiana, Teo Musso. Tale comparto vede oggi quasi 1.200 birrifici presenti in tutta Italia, di cui circa il 25% è agricolo, ovvero produce da sé le materie prime necessarie, secondo l’analisi del Consorzio Birra Italiana, con una percentuale in costante crescita. La birra artigianale è entrata sempre più nelle case degli italiani, con una produzione di 48 milioni di litri, di cui quasi 3 milioni di litri destinati all’export, e un valore di oltre 430 milioni di euro sul mercato del fuori casa, garantendo 92mila posti di lavoro tra addetti diretti e indiretti. Un fenomeno sul quale pesano però l’aumento record dei costi di produzione legati alle tensioni internazionali e gli effetti dei cambiamenti climatici. Siccità e maltempo hanno causato una riduzione importante della produzione di orzo – conclude la nota Coldiretti –, facendo drasticamente calare le rese, pur se il prodotto si presenta comunque di ottima qualità.