Sabato 1 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Biometano in rete Nuova spinta all’agroecologia

Biometano in rete Nuova spinta all’agroecologia

GRANLATTE GRANAROLO punta sull’economia circolare e inaugura il secondo impianto di biometano agricolo della filiera: è il nuovo impianto di biometano dell’azienda agricola Palazzetto di Grumello Cremonese, uno dei primi impianti integrati all’allevamento d’Italia. L’impianto, entrato in esercizio a metà maggio, produrrà 5 milioni di metri cubi di biometano all’anno, che verrà immesso direttamente in rete, consentendo all’allevamento a cui è legato di ridurre significativamente l’impatto dell’intera attività produttiva. La simbiosi tra gli animali allevati e i batteri prodotti è stretta in questo allevamento, perché tutti i reflui della stalla vanno direttamente al digestore. Ad essi verranno aggiunti i sottoprodotti agroindustriali di ritorno dalla lavorazione, ad esempio gli scarti della lavorazione del pomodoro e le biomasse vegetali di produzione dell’azienda. Oltre al biometano immesso in rete l’impianto restituisce anche il digestato, fertilizzante organico di alta qualità che soppianta i concimi chimici utilizzati dall’azienda e viene distribuito mediante una rete di tubazioni interrate che raggiunge tutti i terreni dell’azienda agricola, evitando emissioni in atmosfera dovute alla distribuzione.

Così il cerchio della produzione agricola si chiude, senza sprecare nulla. "Il secondo impianto di biometano agricolo della nostra filiera rappresenta un ulteriore stimolo per la messa a terra di ulteriori progetti di agroecologia", commenta il presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari (foto). Un esempio è l’ambizioso progetto "Biometano di filiera" ideato con la Confederazione dei Bieticoltori, che vedrà la realizzazione di 10 impianti consortili in Emilia-Romagna, Lombardia, Friuli e Puglia. L’obiettivo è produrre entro il 2025 trenta milioni di metri cubi l’anno di metano, cioè l’equivalente di ciò che serve in termini di energia termica negli stabilimenti italiani di Granarolo, oltre a 500mila tonnellate di fertilizzante naturale, riutilizzando quel che resta dal processo di fermentazione. La sinergia fra gruppo lattiero caseario e bieticolo punta a trovare una soluzione praticabile per il risparmio energetico in una fase nella quale il prezzo del gas ha raggiunto picchi di aumento di oltre 12 volte il prezzo di gennaio 2021 e di 10 per il settore elettrico. Una soluzione che aiuta in prima battuta le aziende socie, calmierando i costi energetici e dell’acquisto fertilizzanti (cresciuti dell’87% nell’ultimo anno), ma che contribuisce anche al bilancio nazionale poiché il biometano non consumato sarà immesso nella rete.