Roma, 16 agosto 2023 – Il prezzo medio regionale praticato dagli impianti di carburante e obbligatoriamente esposto da inizio agosto, fornisce certamente un’informazione in più agli automobilisti. Che però di questi tempi mette sempre di cattivo umore. In effetti in queste due prime settimane dall’entrata in vigore della disposizione, le tabelle sono sempre e costantemente andate a rialzo, arrivando a testimoniare aumenti di 4 centesimi al litro per un rifornimento in autostrada, che in relazione al gasolio, arrivano anche a 7.
Al di là dell’efficacia o meno del provvedimento fortemente voluto dal Governo, resta il fatto che gli automobilisti - pure in vacanza – hanno un grattacapo in più al quale pensare: l’aumento della benzina che sta toccando prezzi record.
Come risparmiare sul pieno
Dunque, barcamenandosi tra ricerche online di tariffe di hotel last minute, ristoranti da prenotare e lettini e ombrelloni da blindare, in tanti cercano anche consigli su come limare l’impatto sul portafoglio una volta giunti alla stazione di rifornimento. Adottando i giusti accorgimenti è in effetti possibile risparmiare cifre non trascurabili. Vediamo come.
Priorità al self service
Decidendo di effettuare il rifornimento in autonomia si risparmiano indicativamente una quindicina di centesimi al litro, che tradotti nel pieno del serbatoio di un’auto che contiene 40 litri, equivalgono a circa 6 euro. Certo, in questo modo si rinuncia all’assistenza degli operatori, che magari durante il rabbocco buttano un occhio al livello dell’olio piuttosto che alla pressione delle gomme, pulendo il parabrezza e lasciando il conducente comodamente seduto al posto guida, ma nel caso in cui si intenda concentrarsi soltanto sul fronte risparmio, l’opzione del self service deve essere certamente considerata prioritaria. Tanto più in occasione dei viaggi lunghi (come quelli, guarda un po’, che si affrontano per raggiungere la meta della villeggiatura): un paio di pieni all’andata e altrettanti al ritorno, valgono già un risparmio che sfiora i 30 euro. A parità di carburante scelto.
Meglio le strade urbane
Rifinirsi in autostrada è sempre fonte di ulteriore mal di pancia. Gli impianti che si trovano lungo queste tratte a scorrimento veloce in effetti devono pagare royalty maggiori che si traducono in listini più alti. Di quanto? Circa 10 centesimi. Tornando al nostro serbatoio da 40 litri, ecco che fermarsi in autostrada costa circa 4 euro in più per ogni pieno. Restando alla larga dai luoghi comuni, è evidente che mentre si percorrere un’arteria a scorrimento veloce, uscire da un casello per andare a caccia di un impianto di benzina più conveniente è spesso un autogol, perché per risparmiare qualche centesimo si rischia di coprire molti chilometri in più che di fatto cancellano ampiamente ogni vantaggio economico. Però prestare attenzione può comunque regalare qualche piacevole soddisfazione: le varie app per telefoni che individuano gli impianti sparsi sulla rete stradale italiana con relativi prezzi, potrebbero rivelarsi utili nell’individuare magari una stazione di rifornimento a ridosso di uno svincolo in grado di ottimizzare l’operazione.
Rifornimenti mirati
In ogni caso la strategia serve sempre: è meglio riempire il serbatoio alla partenza del viaggio quando si è ancora in città e, una volta davanti a impianti che applicano prezzi significativamente più alti, paga sempre la strategia di effettuare un rabbocco che consenta di arrivare in tranquillità a destinazione, senza però riempire l’intero serbatoio: per quello ci sarà tempo davanti a listini più ‘abbordabili’.
Visione d’insieme
Quasi tutti i percorsi compiuti al volante sono di routine: casa-lavoro, o scuola, o palestra. Tenere costantemente monitorati i prezzi esposti sui pannelli degli impianti che si incontrano lungo la strada è una buona abitudine che consente di orientarsi sulle scelte più vantaggiose. Gli impianti ‘ghost’ (senza personale) o quelli ‘no logo’ a volte (non sempre, è doveroso ricordarlo) riescono a spuntare prezzi più competitivi.
Come limitare i consumi
Un impatto valido almeno quanto un rifornimento self service, dipende dalle abitudini alla guida. Moderare la velocità e mantenere un’andatura costante, consente di risparmiare sforzi extra al motore e dunque ridurre i consumi. Su questo aspetto è in ogni caso essenziale precisare che il vantaggio principale non è certamente economico: la sicurezza, in strada, come ovunque, viene prima di qualsiasi altra cosa. Moderare la velocità è sempre la scelta giusta
Meno confort, più risparmi
Ancora non basta? Si può mettere mano alla strumentazione di bordo, in primis l’aria condizionata, il cui impiego corrisponde a un maggior volume di consumi. Ovviamente la scelta dipende dalla sensibilità e dal contesto nel quale ci si trova. Vale la pena rinunciare alla brezza che fuoriesce dai bocchettoni? Tra le strade che attraversano boschi di montagna magari sì, lungo le strisce d’asfalto arse dal sole a picco, serve almeno una votazione tra l’equipaggio.