Roma, 16 agosto 2023 – Caro-benzina: prezzi choc sull’A8, self a 2,7 euro al litro. Mentre lo Stato incassa 2,2 miliardi tra accise e Iva nei giorni di esodo e controesodo. Almeno secondo le stime di Assoutenti.
Che chiede sull’A8 controlli della Finanza. Mentre il Codacons annuncia per i prossimi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di Finanza.
Caro benzina: quanto incassa lo Stato
Ipotizzando 15 milioni di autovetture benzina-gasolio in circolazione sulle autostrade e una media di 3 pieni solo per gli spostamenti e successivo ritorno, si stima che lo Stato incassi 2.275.875.000 euro grazie alla tassazione sui carburanti (media tra tasse benzina/gasolio: 1.513.125.000 a titolo di accise, 762.750.000 a titolo di Iva). Così Assoutenti, che chiede al governo un intervento immediato. E continua a sollevare dubbi sulla validità dei nuovi cartelloni con i prezzi medi.
Benzina: quanto pesano Iva e accise
Iva e accise pesano oggi per il 55,6% su un litro di benzina e per il 51,8% sul gasolio. Considerando il prezzo medio dei carburanti della settimana dal 7 al 13 agosto fornito dal Mase (1,939 euro/litro la benzina, 1,827 euro/litro il gasolio) gli italiani pagano su ogni litro di verde ben 1,077 euro di tasse: 0,728 euro a titolo di accisa, oltre 0,349 euro per l’Iva. Sul gasolio la tassazione pesa per circa 0,946 euro al litro: 0,617 per le accise, 0,329 euro per l’Iva.
Caro-benzina, i prezzi choc
Intanto i prezzi della verde e degli altri carburanti hanno continuato a salire repentinamente nel corso degli ultimi giorni sfondando anche quota 2 euro al litro per il self service in autostrada, quello più gettonato dai vacanzieri e arrivando fino alla cifra record di 2,7 euro sull’A8.
A8, benzina a 2,7 euro al litro: esposto alla Finanza
E proprio su quella cifra record – la benzina venduta a 2,7 euro al litro sull’A8 Varese-Milano – Assoutenti ha richiesto l’intervento della Guardia di Finanza. L’associazione consumatori annuncia per oggi un esposto con richiesta di ispezione delle Guardie Gialle, denunciando il listino record raggiunto a Ferragosto dal prezzo alla pompa praticato da quel distributore. “Vogliamo capire - ha spiegato Truzzi – come sia possibile vendere un litro di benzina in modalità self a 2,722 euro al litro, e quali siano le motivazioni di un prezzo così astronomico e ben al di sopra della media dei distributori di zona”.
Codacons: sul caro carburanti esposto a 104 procure
Sulla questione dei rincari dei carburanti, il Codacons annuncia per i prossimi giorni un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di Finanza. “Chiediamo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio - afferma il presidente Carlo Rienzi -. Vogliamo capire quale sia la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini”.
“Ai comandi regionali della Guardia di Finanza chiediamo di effettuare controlli e sequestri presso gli impianti che vendono la benzina in modalità self oltre i 2 euro al litro, acquisendo le bolle di acquisto e tutta la documentazione utile a capire la definizione dei prezzi”, conclude Rienzi.
Urso: prezzo senza accise inferiore a Francia, Spagna e Germania
“In riferimento alle recenti dichiarazioni relative al costo dei carburanti alla pompa, si precisa che il prezzo industriale della benzina, depurato dalle accise, è inferiore rispetto ad altri Paesi europei, come Francia, Spagna e Germania”. È quanto si legge in una nota del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato dal ministro Adolfo Urso. “Il prezzo alla pompa è, oggi rispetto alla giornata di ieri, sostanzialmente stabile e maggiore di 0,02-0,04 euro rispetto alla rilevazione di domenica. Si nota quindi un rallentamento del trend degli aumenti, dovuti alla crescita delle quotazioni internazionali, che si erano osservati nell’ultimo mese, a dimostrazione di come sia stata efficace in questi mesi l’azione del monitoraggio del Mimit e, a partire dal mese di agosto, lo strumento dell’esposizione del prezzo medio regionale che consente ai consumatori di scegliere dove rifornirsi, in trasparenza e consapevolezza”.
Benzina, come va in Europa
Situazioni analoghe si trovano anche nel resto d’Europa con la Francia, ad esempio, che tallona l’Italia sui 2 euro al litro. Scarso quindi secondo i consumatori l’impatto della misura del governo che, con il decreto trasparenza, ha imposto ai gestori di esporre il prezzo medio dei carburanti.
Le richieste di Assoutenti
“Il governo deve attivarsi introducendo meccanismi automatici di riduzione di Iva e accise su benzina e gasolio in occasione dell’incremento dei prezzi industriali, - dice il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - in modo da alleggerire la spesa degli italiani sia per i rifornimenti, sia per quei prodotti come gli alimentari che risentono dei maggiori costi di trasporto. Intanto chiediamo un intervento urgente al governo Meloni affinché si utilizzino gli extraprofitti garantiti in questi giorni dalle tasse sui carburanti per tagliare subito le accise su benzina e gasolio, al pari di quanto fatto dal precedente esecutivo Draghi. Serve infine una indagine approfondita sulla formazione dei prezzi dei carburanti dall’estrazione, alla vendita fino alla pompa, passaggi dove si nasconde la vera speculazione”.