Bruxelles, 25 gennaio 2024 – La Bce ha deciso di lasciare i tassi d'interesse invariati. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%. È la terza pausa nel ciclo di dieci rialzi consecutivi cominciato a luglio 2022.
"Le nuove informazioni", si legge nella nota diffusa al termine della riunione, "hanno confermato sostanzialmente la sua valutazione precedente circa le prospettive di inflazione a medio termine. A parte un effetto base al rialzo sull'inflazione complessiva legato all'energia, la tendenza al ribasso dell'inflazione di fondo è proseguita e i passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore alle condizioni di finanziamento. Le condizioni di finanziamento restrittive frenano la domanda, contribuendo al calo dell'inflazione".
"Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% a medio termine. In base alla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo. Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi siano fissati su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario”, si legge nel comunicato. Il board dei governatori ribadisce anche che “continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria”.
Le Borse europee si confermano negative dopo la decisione, ampiamente attesa, della Bce di lasciare i tassi invariati. I mercati confidano in qualche indicazione sulle prossime mosse della banca centrale europea dalla conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Milano cede lo 0,83% zavorrata da Stm (-2,79%) dopo i conti e Snam (-2,62%) che ha presenta il piano. Perdono poco meno Francoforte (-0,6%) e Parigi (-0,5%) e Londra limita le perdite dello 0,27%. Contrastati i futures su Wall Street.
"I tassi Bce sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, contribuiranno a farci arrivare al nostro target". Lo ha detto il presidente della Bce Christine Lagarde in conferenza stampa spiegando che "la tendenza al ribasso dell'inflazione è proseguita". "E' probabile che nell’ultimo trimestre del 2023 l'economia dell'area euro abbia segnato una stagnazione, mentre per il breve termine prevediamo debolezza ma alcune indagini puntano a una ripresa più avanti", ha detto Lagarde che ha aggiunto: "Il mercato del lavoro è rimasto robusto e la disoccupazione è tornata ai minimi dal lancio dell’euro".
La maggioranza del Comitato direttivo della Bce ritiene che "sia prematuro parlare di taglio dei tassi", ha detto Lagarde.