Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Emergenza Coronavirus, Bce rilancia gli acquisti di debito: altri 600 miliardi

Il Pepp sale a 1.350 miliardi. Crollo delle vendite al dettaglio nell'Eurozona. Conte: "Il Pil tornerà ai livelli del 2000"

Bce, Christine Lagarde (foto Ansa)

Bce, Christine Lagarde (foto Ansa)

Roma, 4 giugno 2020 - La Bce rilancia gli acquisti di debito per l'emergenza Coronavirus. Francoforte ha aumentato di 600 miliardi di euro il 'Pepp', portando il totale a 1.350 miliardi di euro. E lascia invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. L'orizzonte temporale in cui la Bce condurrà gli acquisti di titoli per l'emergenza pandemica "sarà esteso almeno fino a fine giugno 2021" dall'attuale scadenza di dicembre, e in ogni caso il 'Pepp' continuerà finché la Bce "non giudicherà che la crisi del coronavirus è finita". La presidente dell'Eutower Christine Lagarde parla di un crollo senza precedenti nel secondo trimestre. Oggi sono arrivati i dati dell'Eurostat. Caduta delle vendite al dettaglio nell'Eurozona: ad aprile -11,7%, su base annua -19,6%. Nell'intera Ue il calo è stato dell'11,1%. Cresce invece il commercio per corrispondenza e via Internet: +10,9 per cento nella zona euro e dell'11,9 per cento nell'Ue. 

"Con l'arrivo di questa crisi il Pil tornerà ai livelli del 2000, abbiamo quindi il dovere tutti insieme di uno sforzo corale, per recuperare tutti insieme il ventennio perduto", ha detto il premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio auspica "per la ripartenza un drastico taglio della burocrazia". E annuncia: nei prossimi giorni stati generali per il Recovery plan.

Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha riferito che la moratoria sui prestiti bancari decisa dal governo è "stata un successo" e ha raggiunto quota 260 miliardi di euro. Durante l'audizione alla commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche Gualtieri ha ricordato che il comparto bancario ha dovuto affrontare la mole di domande (ora 2,4 milioni) in un contesto emergenziale.