Christine Lagarde intravvede segnali di ripresa economica per quest’anno e prevede un calo costante dell’inflazione, ma sembra ormai escluso un primo taglio dei tassi ad aprile, tanto che le Borse europee hanno chiuso tutte in lieve calo, tranne Francoforte. "Questi tassi d’interesse sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo di medio termine del 2%", ha detto la presidente della Bce nel suo intervento davanti alla plenaria del Parlamento europeo, dove l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca l’ha contestata sventolandole davanti un cappio. Ciocca nel 2018 prese le carte del discorso del commissario all’Economia Pierre Moscovici e le schiacciò con una scarpa.
Lagarde ha ribadito, comunque, che la politica monetaria dipende dai dati: "Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione, tenendo conto delle prospettive di inflazione e della forza di trasmissione della politica monetaria". Lagarde ha spezzato una lancia a favore dell’integrazione europea: "Di fronte alle attuali sfide economiche e geopolitiche, i politici devono essere abbastanza coraggiosi da compiere gli ulteriori passi necessari per far avanzare l’integrazione europea". E ha aggiunto: "Come ha osservato Simone Veil nel suo discorso inaugurale come presidente del Parlamento europeo qui in una sessione plenaria 45 anni fa, se vogliamo affrontare le sfide che l’Europa deve affrontare, abbiamo bisogno di un’Europa capace di solidarietà, indipendenza e cooperazione".
In particolare, Lagarde ha puntato il dito sulle sfide più ardue da superare: "I prezzi elevati dell’energia e l’aumento dell’instabilità geopolitica rappresentano una minaccia per la competitività dell’area dell’euro. E si aggiungono alle sfide strutturali esistenti in Europa, come l’invecchiamento, il cambiamento climatico e la digitalizzazione". Le soluzioni, per Lagarde, vanno tutte nella stessa direzione: "Per mantenere la sovranità monetaria e la prosperità economica in questi tempi difficili, è essenziale che l’Europa rafforzi la propria capacità di resistenza agli shock e investa nella propria autonomia strategica".
Elena Comelli