Barcellona, 22 giugno 2024 – Barcellona vieterà gli affitti ai turisti entro il 2029. È questa la decisione presa dal sindaco della città catalana, Juame Collboni, che vuole cercare di ridimensionare il mercato immobiliare, ormai totalmente fuori controllo.
Questo fenomeno ha causato un aumento del caro-vita in alcuni quartieri e, in parallelo, ha portato al fiorire del business legato ai soggiorni a breve termine.
Barcellona, infatti, è tra le città spagnole più visitate dai turisti. "Stiamo affrontando quello che crediamo sia il problema più grande di Barcellona", ha detto Collboni secondo quanto riportato dal Guardian. Ciò significa che "a partire dal 2029", se non ci saranno battute d'arresto, "gli appartamenti turistici come li concepiamo oggi scompariranno dalla città di Barcellona". Il boom degli affitti a breve termine ha fatto sì che alcuni residenti non possano permettersi un appartamento, il cui costo è lievitato del 68% negli ultimi 10 anni. Il boom del mercato immobiliare ha portato a un incremento del prezzo di acquisto del 38%. L'accesso all'alloggio è diventato un fattore di disuguaglianza, in particolare per i giovani, ha denunciato il sindaco.
“Non possiamo permettere che la maggior parte dei giovani che vogliono andare via dalla casa di famiglia debbano lasciare Barcellona”, ha aggiunto Collboni. “La situazione non cambierà da un giorno all'altro, questi problemi richiedono tempo. Ma con questo provvedimento segniamo una svolta”, ha anche detto, precisando che le case che torneranno sul mercato residenziale per essere affittate o vendute saranno circa 10.000.
La ministra socialista spagnola per l'Edilizia abitativa, Isabel Rodriguez, ha affermato di sostenere la decisione. "Si tratta di compiere tutti gli sforzi necessari per garantire l'accesso ad alloggi a prezzi accessibili", ha scritto su X. Di diverso avviso l’associazione di appartamenti turistici di Barcellona, Apartur, "Collboni sta commettendo un errore che porterà a maggiore povertà e disoccupazione", aggiungendo che il divieto innescherebbe un aumento degli appartamenti turistici illegali.
Il passo annunciato a Barcellona, pur accolto con scetticismo da opposizioni e collettivi per la difesa del diritto alla casa e definito “populista” dagli imprenditori del settore interessato, è il più deciso sinora compiuto da un grande comune in Spagna per affrontare il problema.