Venerdì 27 Settembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Banche, chi sono (e cosa vogliono) i clienti ‘private’

E l'Italia resta una meta attraente per i super ricchi

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Un cliente in banca

Roma, 27 settembre 2024 – Sono sempre più esposti al rischio longevità, vogliono sicurezza e chiedono ai propri consulenti servizi che non sempre trovano. Parliamo dei clienti di fascia alta degli istituti di credito, i cosiddetti utenti private. E' quanto emerge dallo studio di Aipb-Prometeia, che individua nell'uomo di 58 anni e con un portafoglio finanziario di quasi 2 milioni di euro, l'utente private italiano, sempre più attento anche alla propria anzianità, considerando i 22 anni di vita attesa, dunque ben oltre l'età lavorativa. Per tutelarsi, l'utente richiede prodotti assicurativi che spesso non sono previsti nei modelli di gestione del settore. Quindi si procede sempre più con delle personalizzazioni nella cura del patrimonio personale, inserendo prodotti assicurativi e investimenti a lungo termine nella pianificazione finanziaria.

Lo studio di Aipb-Prometeia Secondo l’ultimo studio di Aipb-Prometeia l’82% dei destinatari di servizi di consulenza si confronta spesso proprio sul tema della sicurezza degli investimenti e del proprio patrimonio, soprattutto dopo il periodo di vita lavorativo, quando si riducono le entrate e, potenzialmente, aumentano le spese sanitarie e i costi per l'assistenza personale. Guadagna dunque sempre più spazio la cosiddetta bancassicurazione, il canale bancario attraverso il quale vengono distribuiti prodotti assicurativi che presentano anche carattere di investimento, come polizze vita, fondi pensione o prodotti index linked, che rappresenta ormai il 24% dei premi. La raccolta nel 2023 ammontava a 11,2 miliardi di euro (+10% sul 2022), suddivisi in Danni (pari a 9,3 miliardi, +8%) e Vita 1,9 miliardi (+19%). Questo il pensiero di Sebastiano Mazzoni Perelli, managing director di Prometeia e responsabile dell’area Wealth & Asset Management: “Lo sviluppo della relativa tecnologia, la formazione e l’affiancamento di desk specialistici centralizzati a supporto dei professionisti sono i tre driver da utilizzare per rafforzare la cultura consulenziale con la Protection Advisory”.

Nello studio poi si evidenzia come negli incontri fra cliente e consulente, dopo la pianificazione finanziaria (91%), i temi più affrontati siano la gestione patrimoniale (59%) e la protezione dei propri risparmi (57%). Inoltre le famiglie private si dicono protette solo nel 24% dei casi, mentre nel 64% dei feedback dei consulenti emerge che la priorità è la copertura assicurativa dai rischi.

Italia sempre più meta dei super ricchi Fa da contraltare ad una offerta non sempre soddisfacente di prodotti remunerativi e in grado di produrre un senso di sicurezza nei clienti, la capacità che ha l'Italia di attrarre super ricchi, come dimostrano i dati di un'analisi di Monitor Deloitte, condotta in collaborazione con Thoughtlab. In essa si evince che, dal 2013 ad oggi, la ricchezza finanziaria privata è cresciuta costantemente, spinta in particolar modo dai clienti Private&Up, cioè quelli con un patrimonio finanziario superiore ai 500mila euro. Per i cosiddetti Res Non Dom (Resident Non Domiciled), il nostro Paese è considerato una meta fiscalmente benevola, e dunque in futuro questi stessi clienti potrebbero decidere di trasferirvi la propria residenza, polarizzando ancora di più una crescita finanziaria che nemmeno la pandemia ha arrestato. I Res Non Dom possono beneficiare della tassazione in via forfettaria fino al 5 aprile 2025, successivamente acquisiranno automaticamente lo status fiscale di domiciliati.