Sabato 27 Luglio 2024
MONICA PIERACCINI
Economia

Banche, allarme dell’Abi: "Paghiamo troppe tasse"

Il presidente Antonio Patuelli: sostengono quasi il 59% di pressione fiscale

Banche, allarme dell’Abi: "Paghiamo troppe tasse"

Banche, allarme dell’Abi: "Paghiamo troppe tasse"

Troppe tasse pesano sulle banche italiane. Lo ha ribadito Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, intervenendo a Palazzo Corsini a Firenze all’evento istituzionale "Come cambia il mercato finanziario? Tecnologie e nuovi modelli di business" organizzato da Cse - Consorzio Servizi Bancari. "Le banche – ha sottolineato Patuelli – sostengono quasi il 59% di pressione fiscale, di cui il 24% è rappresentata dall’Ires, il 26% di ritenuta di acconto per i dividendi dei risparmiatori azionisti, il 3,5% dall’addizionale sulle banche, poi Imu e altre". C’è poi un altro aspetto, secondo Patuelli, di cui tenere conto in questo momento. "Il nostro sistema è fatto per una fase di pace, ma noi non siamo in pace. La guerra in Medio Oriente non è stata breve, dura da sette mesi, la guerra in Ucraina si sta inasprendo ed è possibile che questa situazione si aggravi. Le nostre strutture di cybersecurity – ha affermato il presidente dell’Abi – sono impreparate a questo, sono pensate per periodi di pace e per questo oggi non possiamo non considerare anche i rischi geopolitici che stiamo correndo".

Incalzato dalle domande del giornalista Ferruccio De Bortoli, Patuelli ha parlato anche di Superbonus 110, definendolo "uno sfascio della finanza pubblica. Per fare una norma che dica che dal primo gennaio 2024 non si fa più questo, o comunque lo si spalma in dieci anni invece che in quattro anni, non c’era bisogno di aspettare il maggio 2024". Secondo Patuelli "se qualcuno ha sbagliato l’inventario di carattere finanziario lo si conduce alla porta. Ma che non sbagli mai nessuno, e che bisogna pagare delle tasse in termini retroattivi, senza avere certezza del diritto, a me questa cosa non va giù", ha sottolineato.

Nel corso dell’evento i relatori si sono confrontati anche sul tema dell’Intelligenza Artificiale."L’IA è un nostro nuovo collega – hanno detto Nicola Sbrizzi, presidente Cse e direttore generale La Cassa di Ravenna e Vittorio Lombardi, amministratore delegato del Consorzio servizi bancari – che ci permette di ridurre i lavori ripetitivi. Ma le persone restano al centro e continueranno a risolvere problemi complessi".

Oltre al commissario Consob Federico Cornelli, hanno partecipato gli amministratori delegati Gian Maria Mossa, di Banca Generali, Andrea Rotti, di Ersel Banca Privata, Gianluca Garbi, di Banca Sistema, Massimiliano Belingheri, di Bff Bank, e il presidente dell’Associazione nazionale Banche Popolari Vito Antonio Primiceri.