Giovedì 31 Ottobre 2024

Corte giustizia Ue: “No al rinnovo automatico delle concessioni balneari”. Cosa succede ora

L’Italia si dovrà adeguare. La questione sarà affrontata nel Cdm di oggi. C’è il rischio maxi-multe. Probabile l’apertura di un dialogo con l’Europa per individuare le migliori soluzioni

La Corte di giustizia europea ha bocciato il rinnovo automatico delle concessioni balneari. La decisione del Governo di rinnovare (per un anno) le concessioni (provvedimento inserito nel decreto milleproroghe) a questo puntro andrà rivista.

Stabilimenti balneari
Stabilimenti balneari

La decisione della Corte Ue

“Le concessioni di occupazione delle spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi su una vertenza che coinvolge l'Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato e il comune di Ginosa (Taranto). “I giudici nazionali e le autorità amministrative” italiane “sono tenuti ad applicare le norme pertinenti” del diritto europeo, “disapplicando le disposizioni nazionali non conformi”, aggiunge la Corte.

Leggi anche: a chi fanno gola le spiagge italiane

Le conseguenze

Una sentenza che, ampiamente attesa, sarà oggetto di discussione del Consiglio dei ministri previsto per questa sera.

Cosa succede ora

Il Cdm dovrà capire come procedere. L’Italia si dovrà adeguare (altrimenti potranno essere cominate anche delle maxi-multe). La cosa più probabile è che l’Italia apra un dialogo con la Ue per individuare “il percoso migliore per il passaggio alle gare, in tempi e modi che tengano conto dei diritti e doveri di tutti”, ha dichiarato Ilaria Cavo di NoiModerati, forza di maggioranza.