Giovedì 6 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Balneari, arrivano gli indennizzi. Decreto pronto entro fine mese

Non manca nemmeno un sit in di protesta (con rissa sfiorata ma sedata efficacemente dalle forze dell’ordine presenti) sul piazzale esterno alla sede di Confcommercio

La protesta dei balneari durante la riunione degli Stati Generali di ieri

La protesta dei balneari durante la riunione degli Stati Generali di ieri

Roma, 6 marzo 2025 – Un’altra giornata calda, ricca di discussioni ma anche sicuramente foriera di strascichi nei prossimi giorni quella che va in scena agli Stati generali del Turismo Balneare organizzati dal Sib nella sede di Confcommercio a Roma. Con la presenza del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che annuncia che l’atteso decreto attuativo sugli indennizzi ("sarà entro il 31 marzo, è un impegno che ci eravamo presi e ci sarà") e che invita gli operatori la settimana perché "abbiamo già la bozza su cui stiamo lavorando giorno e notte già da tempo ma abbiamo anche tre settimane di tempo per lavorare assieme aggiungendo, togliendo, emendando e modificando".

Non manca nemmeno un sit in di protesta (con rissa sfiorata ma sedata efficacemente dalle forze dell’ordine presenti) sul piazzale esterno alla sede di Confcommercio tra alcuni balneari e lo streamer e attivista Ivan Grieco assieme al presidente di +Europa e dei Radicali Italiani Matteo Hallissey. I due hanno esposto cartelli con scritto: "Basta proroghe, vogliamo gare subito". Unc e Codacons parlano degli indennizzi come ennesimo "regalo ai balneari inaccettabile e contrario a quanto richiede l’Ue". "Ho avuto uno scambio epistolare ricco con la Commissione europea – dice Salvini scatenando l’approvazione della platea – che mi dice come dovrei scrivere il decreto. Con estrema educazione e sobrietà ho fatto rispondere che “grazie, il decreto ce lo scriviamo noi“ perché siamo un Paese sovrano".

Il punto saldo – secondo il vicepremier – è il "riconoscimento del valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati" e poi "criteri di equa remunerazione aggiornati al 2025" e "rivalutazione degli investimenti". "Purtroppo - sottolinea - c’è qualcuno a Bruxelles che ritiene che il subentrante dovrebbe lasciare una mancia a chi lascia. Un roba del genere non la firmo. Inseriamo, inoltre, il criterio dell’equa remunerazione. Se hai lavorato bene, ciò ha un valore e questo deve essere indennizzato". La proposta al momento prevede di corrispondere "l’indennizzo, inclusa l’equa remunerazione, al concessionario uscente, in misura non inferiore al 20% all’atto dell’aggiudicazione della concessione demaniale e per la restante non oltre il termine di sei mesi dall’aggiudicazione".

Red. Eco.