Lunedì 23 Dicembre 2024
EMILY POMPONI
Economia

Contratto babysitter, col Libretto famiglia si può guadagnare fino a 5.000 euro all’anno

Dall’assunzione al versamento dei contributi: tutto quello che c’è da sapere per regolarizzare il rapporto di lavoro domestico in pochi e semplici passaggi

Sebbene l’aria familiare, la babysitter è una figura lavorativa molto importante e che è fondamentale mettere in regola. Le ragioni, oltre che penali, riguardano anche e soprattutto responsabilità e sicurezza sul luogo di lavoro qualora si verificassero imprevisti. Ecco le poche e semplici mosse con cui fare un contratto di lavoro domestico alla babysitter.

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Come assumere una babysitter

Sostanzialmente il genitore ha di fronte a sé due modi per mettere in regola una babysitter. Il primo è quello di offrirle un contratto di lavoro domestico determinato o indeterminato; il secondo, invece, riguarda il noto libretto famiglia.

Contratto babysitter Inps

La babysitter, al pari di colf, governanti o camerieri, è una figura lavorativa domestica che effettua attività continuativa, e in quanto tale necessita di una lettera di assunzione regolare contratto per svolgere il lavoro. Di qui, è necessario capire la modalità e soprattutto la mole di lavoro per decidere quale contratto stipulare. Per quanto riguarda l’assunzione, in questo caso va comunicato all’Inps entro 24 ore del giorno precedente rispetto a quello di inizio del rapporto lavorativo. La comunicazione obbligatoria può essere inoltrata via web sul sito Inps, tramite Contact center o intermediari dell’Istituto.

Come registrare la babysitter all’Inps

Registrare la babysitter all’Inps è molto facile: è sufficiente rivolgersi ad un patronato, contattare il call center o, più semplicemente attraverso il portale Inps seguendo questi passaggi: Contratti e rapporti di lavoro, Lavoro domestico, Formalizzare l’assunzione di un lavoratore domestico.

Leggi anche: Colf e badanti, sconto fiscale doppio Infine, c’è da considerare l’inquadramento della babysitter, ossia il quadro di riferimento che chiarisce il suo ruolo professionale e che è determinato dall’esperienza e dall’orario di lavoro. In genere il riquadro di riferimento delle babysitter è il BS. Ad ogni modo, il quadro di riferimento parte da A (poca esperienza e formazione) fino ad arrivare a DS.

Orario di lavoro e paga

Nel contratto vanno specificate le ore totali di lavoro e indicare se la babysitter è convivente o non convivente. Ad ogni modo, l’orario massimo per le babysitter è di 54 ore a settimana, vale a dire 10 ore giornaliere. Per quanto riguarda il compenso, se la babysitter è assunta all’Inps con riquadro BS la paga oraria è di 6.06 euro. Si può pagare l’assistente con bonifico o in contanti; in quest’ultimo caso, tuttavia, è consigliato far firmare alla babysitter una ricevuta di pagamento. Per info su inquadramento, costi e normative è possibile consultare il Ccnl sulla disciplina del rapporto di lavoro domestico sul sito Inps.

Libretto famiglia

Se la prestazione è di tipo occasionale si può pagare la babysitter regolarmente usufruendo del Libretto famiglia. Si tratta di un servizio Inps che funziona come un portafoglio telematico dove è consentito pagare dei collaboratori domestici (babysitter, ripetizioni, manutenzione casa, ecc) se il compenso non supera le 10 euro lorde l’ora. Infatti, il Libretto famiglia altro non è che un libretto nominativo prefinanziato composto da titoli di pagamento (dal valore nominale di 10 euro, di cui 8 compenso e 2 trattamenti pensionistici e premio assicurativo) e che possono essere utilizzati per pagare le prestazioni (di durata non superiore ad un’ora, appunto).

Come funziona

Per usufruire del servizio è necessario che datore di lavoro (utilizzatore) e babysitter (prestatore) accedano alla piattaforma e si iscrivano al servizio. Si può fare autonomamente sul sito Inps utilizzando Spid, Cie o Cns, ma si può procedere anche tramite contact center, patronati ed intermediari. Il datore di lavoro è tenuto a comunicare, non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione lavorativa: dati della babysitter, compenso pattuito, luogo e durata della prestazione, ambito di svolgimento e altre info per la gestione del rapporto. Dopodiché, sarà la stessa Inps ad erogare i compensi direttamente al lavoratore entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione è stata svolta. Il Libretto famiglia impone un limite massimo sul compenso. Una babysitter, infatti, può guadagnare fino a 5.000 euro all’anno con più famiglie; ma una famiglia può pagare tramite Libretto soltanto fino a 2.500 euro lo stesso lavoratore.