Roma, 17 gennaio 2025 – Il tour operator Avventure nel mondo è stato fondato a Roma nel 1970 e si è guadagnato, negli anni, un forte seguito fra gli appassionati di viaggi. Ideato da Vittorio Kulczycki e Paolo Nugari, due viaggiatori accomunati – lo dichiarano loro stessi sul sito ufficiale della società – ‘dal rifiuto categorico del turismo organizzato e di tutto ciò che tale fenomeno comportava (l’albergo, il pullman turistico, la guida patentata)’, Avventure nel mondo si è sempre proposto come offerta alternativa ai tradizionali pacchetti turistici.
Gli albori
All’inizio, l’obiettivo di Avventure nel Mondo era far incontrare persone sconosciute, interessate a scoprire posti ancora inesplorati, spendendo il meno possibile e con un buon grado di improvvisazione. A distanza di più di cinquant’anni dalla sua fondazione, con la globalizzazione del settore turistico e la diffusione di internet, il modello di viaggio di Avventure nel Mondo ha dovuto, inevitabilmente, adattarsi, ma continua a coinvolgere ogni anno oltre 50mila partecipanti.
Fondata come associazione culturale e divenuta, successivamente, una società – la Viaggi nel Mondo Srl, di cui Kulczycki e Nugari sono tuttora dirigenti – l’agenzia si basa su una formula che è rimasta, per molti versi, invariata. Parole chiave di questa formula sono: autogestione, coordinamento, collaborazione, condivisione e autoselezione. Sono sempre i due fondatori a spiegare, sul sito, la loro filosofia. "Se decidete di viaggiare con Avventure nel Mondo dimenticate di essere clienti – avvisano –: noi vi forniamo gli strumenti minimi per realizzare un viaggio e vi invitiamo a una totale condivisione delle difficoltà, delle modalità di realizzazione, nello spirito di profonda disponibilità e di collaborazione sia verso il coordinatore, sia verso i vostri compagni di viaggio, affinché oltre all'avventura di viaggio voi possiate trovare l'avventura umana che arricchisce la vostra esperienza. Il problema, la difficoltà obiettiva, la dura realtà locale, l'incontro e lo scontro con le popolazioni locali, sono aspetti che vanno risolti con il contributo di tutti, applicando quel concetto di autogestione che è parte integrante della nostra formula”.
Il modello di viaggio
Uno degli elementi distintivi di Avventure nel Mondo è, dunque, l’auto-organizzazione dei gruppi. I partecipanti, divisi in piccoli gruppi, sono guidati da un "coordinatore", che non è una guida turistica tradizionale, ma piuttosto un viaggiatore esperto, un ‘veterano’ che organizza il viaggio in maniera flessibile. Ciò permetterebbe, secondo gli organizzatori, una maggiore libertà nella pianificazione e una gestione dei costi più contenuta. I viaggi spaziano da itinerari in paesi esotici, come il Bhutan o la Mongolia, fino a spedizioni in Antartide, safari in Africa o trekking sull’Himalaya. La varietà delle proposte è uno dei punti di forza dell’agenzia, che soddisfa le esigenze sia dei viaggiatori più avventurosi, sia di chi preferisce mete meno impegnative.
Come funziona nel dettaglio
Quando ci si iscrive a un viaggio dal sito dell’agenzia, si acconsente a spendere una “quota base” fissa, che comprende i voli, i trasporti locali e l’assicurazione: di tali adempimenti si occupa l’agenzia, sfruttando convenzioni di lunga data con le compagnie aeree e altri enti. Si mette poi in conto una cifra extra approssimativa per la cosiddetta “cassa comune”, con cui il gruppo pagherà gli alloggi e tutto il resto, una volta a destinazione. Anche per dormire e mangiare si punta al risparmio: si dorme in stanze condivise in campeggi attrezzati, ostelli o guesthouse e, quando possibile, si portano addirittura cibi confezionati dall’Italia. I soldi della cassa comune vengono affidati a un “tesoriere” scelto dal gruppo, che si occupa di rendicontare tutte le spese. Una bozza dell’itinerario è già pubblicata sul sito e si basa sulle esperienze di viaggi precedenti, tuttavia, una volta formato il gruppo è libero, volendo, di cambiarlo a proprio piacimento. Quest’ultima rappresenta il ‘core’ della formula di Avventure nel Mondo che, da sempre, sostiene l’importanza, per chi viaggia, di adattare e modificare l’itinerario sulla base di quello che si trova in un paese quando ci si arriva. Ogni gruppo di Avventure nel mondo ha un “coordinatore”: una persona che fa da ‘tramite’ tra i partecipanti e l’agenzia, ma non è una guida e non è detto che abbia già fatto quel determinato viaggio in passato. Il coordinatore è un partecipante come gli altri, che si assume l’incarico di studiare gli itinerari e i resoconti di viaggio fatti in precedenza e propone al gruppo un programma ed eventuali prenotazioni. Non è pagato da Avventure nel Mondo per quello che fa, ma ha il vantaggio di non pagare la propria quota base (che viene equamente distribuita fra i partecipanti al viaggio).
La tragedia di Cuba e i precedenti
La notizia dell’incidente stradale avvenuto a Cuba, nel quale è stato coinvolto un gruppo di turisti italiani ed è morta la coordinatrice di Avventure nel mondo, Patrizia Crisolini Malatesta, oltre all’autista cubano del minibus, ha suscitato particolare emozione nel nostro Paese. Non è la prima volta che, nella lunga storia dell’agenzia, accadono incidenti o imprevisti. Uno degli episodi più gravi e più ricordati – almeno fino a oggi – è avvenuto nelle Filippine, nel 1991: su quindici partecipanti usciti in mare su una piroga, solo nove sopravvissero all’arrivo di una tempesta tropicale improvvisa. L’agenzia ha cercato di migliorare questi aspetti, offrendo una formazione più strutturata ai coordinatori e cercando di aumentare la trasparenza nella descrizione dei costi. Kulczycki, a questo proposito, non ha mai negato che ci siano stati dei problemi nella storia di Avventure: “talvolta ci siamo esposti a rischi – ha dichiarato – solo perché vedevamo che li correvano anche i locali, ma ora succede raramente”.
Il business
Nonostante le sfide poste dal mercato (in primis, l’ascesa delle piattaforme digitali come WeRoad, specializzate anch’esse nei viaggi di gruppo, personalizzabili e sostenibili) e le tante critiche alla formula originaria, il tour operator continua a essere un punto di riferimento per i viaggiatori italiani. L’ultimo fatturato reso noto da Viaggi nel mondo Srl è del 2023 e ammonta a circa 75 milioni di euro. La società ha più di 30 dipendenti e, se si eccettua lo stop forzato della pandemia, è reduce da circa due decenni di costante crescita della propria community di affezionati. Tra i suoi indubbi punti di forza, oltre a un marketing basato sostanzialmente sul passaparola, c’è proprio la struttura snella, basata su una rete di coordinatori che opera su base volontaria e riduce significativamente i costi operativi.