Si sblocca nelle ultime ore del 2024 la partita per il rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero. Nella serata di San Silvestro, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha pubblicato il bando che avvia la gara europea per assegnare la nuova concessione cinquantennale dell’A22, arteria che collega l’Italia con Austria e Germania. Sul tavolo c’è già una proposta, presentata nei mesi scorsi dall’attuale concessionario – la società Autostrada del Brennero – che prevede investimenti per 9,2 miliardi, interamente autofinanziati, con l’obiettivo di trasformare l’infrastruttura nel primo “green corridor“ d’Europa. In qualità di proponente, Autostrada del Brennero manterrà il diritto di prelazione su eventuali controproposte.
Gli investimenti mirano non solo a garantire la manutenzione, il periodico risanamento e il complessivo ammodernamento dell’infrastruttura esistente, ma a trasformarla da analogica a digitale, a favorire la transizione ecologica e una mobilità intermodale. L’allargamento a tre corsie del tratto Verona-Modena e il completamento della terza corsia dinamica sul tratto Bolzano-Verona si accompagneranno all’estensione della tecnologia necessaria alla guida autonoma e connessa, già sperimentata con successo da Autobrennero all’interno del progetto C-Roads, e al potenziamento della rete di rifornimento per auto elettriche e a idrogeno.
Il piano prevede anche il completamento della rete autostradale con la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana e lo sviluppo di hub intermodali che consentano agli operatori ferroviari (il gruppo Autobrennero è il primo operatore privato del settore merci) di integrare i loro servizi con il trasporto su gomma oltre che, nel caso del porto di Mantova Valdaro, con il trasporto marittimo. Il bando include, inoltre, soluzioni innovative per ridurre l’impatto sulle comunità locali, come il raddoppio dell’attuale numero di chilometri di barriere fonoassorbenti, e il rifacimento delle aree di servizio.
"La nostra proposta mira a ridisegnare la mobilità lungo l’asse Brennero-Modena, con un volume di investimenti che moltiplica per più di tre volte, a valori attuali, quello che fu messo in campo per la costruzione dell’infrastruttura" spiega Diego Cattoni, ad di Autostrada del Brennero. "Si tratta di un passo fondamentale per il futuro dei nostri territori, definito in costante confronto con lo Stato" aggiunge il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, mentre Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano, parla di "svolta decisiva in un percorso che, per più di dieci anni, ha elaborato una soluzione ottimale per coniugare gli interessi dei territori con le potenzialità dell’autostrada e della mobilità intermodale".