Lunedì 6 Gennaio 2025
SANDRO NERI
Economia

Auto, mobilitazione a Bruxelles: "Stellantis mai così male dal 1956"

Allarme della Fim Cisl: "Il 2024 anno nero, a rischio 25.000 posti". Manifestazione europea il 5 febbraio

Il sindacalista Ferdinando Uliano,. segretario generale della Fim Cisl

Il sindacalista Ferdinando Uliano,. segretario generale della Fim Cisl

Crolla la produzione dell’auto in Italia, scesa ai livelli del 1956. Ma la crisi del settore richiede una risposta a livello internazionale. "Crollo dei volumi sui mercati e transizione verso elettrico e digitale sono una tempesta perfetta che colpisce in maniera significativa tutta l’Europa e il suo tessuto industriale più rilevante", dice Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim-Cisl, annunciando la decisione di tutte le organizzazioni sindacali europee di IndustriaAll Europe di indire una manifestazione per il 5 febbraio a Bruxelles. "Vedrà un’importante partecipazione dei lavoratori metalmeccanici di tutta Europa", prescisa.

"La situazione – continua – diventa sempre più critica e l’automotive Italiano è condizionato anche dalle scelte che l’Europa sarà in grado di assumere". Difficile la situazione degli stabilimenti italiani. Oggetto, ieri, di una conferenza stampa della Fim-Cisl, non senza toni allarmistici. "Abbiamo una previsione di 25 mila lavoratori a rischio tra Stellantis e l’indotto se non verranno messi a disposizione gli ammortizzatori sociali", sottolinea Uliano. "Il 2024 – osserva – sarà ricordato come l’anno nero di Stellantis".

Per la prima volta tutte le unità produttive italiane del gruppo hanno chiuso in negativo. Mirafiori è a -69,8%, appena 25.920 veicoli prodotti contro gli 85.940 del 2023; Maserati Modena -79%, Cassino -45%, Pomigliano -21,9%, Melfi -63,5%. Solo Atessa ha fatto registrare un calo meno marcato, con la produzione di veicoli commerciali scesa, rispetto al 2023, del 16,6%. Stellantis in Italia ha prodotto negli ultimi dodici mesi 475.090 unità (-36,8%), tra auto e furgoni, contro le 751.384 dell’anno prima. In particolare, le auto hanno fatto registrare un -45,7% con 283.090 unità. "Per trovare un dato così basso di produzione bisogna spostare le lancette al 1956", sottolinea il sindacato.

Il titolo Stellantis è scivolato anche in Borsa dopo i dati sulle immatricolazioni. La casa automobilistica ha immatricolato in Italia nel 2024, secondo le elaborazioni di Dataforce, 452.615 auto (-9,9% sul 2023) e la quota di mercato si è attestata al 29%, in calo del 3%. Al netto dei dati negativi del 2024, a preoccupare è l’immediato futuro: "Come affermato dall’azienda la situazione in termini di volumi non subirà significative modifiche nel corso del 2025".