Roma, 10 dicembre 2024 – L’Italia segna il record europeo per il numero di automobili pro capite nel 2023: 694 ogni 1.000 persone. A rilevarlo è l’Istat, che segnala un dato in crescita, mediamente dell’1,3% ogni anno. Un’impennata costante e di molto superiore a quella di paesi con un’economia simile, se non maggiore: Germania (+0,7%), Spagna (+0,4%) e Francia (+0,3%).
L’Istat rivela anche un altro dato interessante: in Italia la transizione verso auto meno inquinanti procede al rallentatore: nel 2023 le ibride erano il 6,9% del totale nei capoluoghi di provincia (più del 10% solo a Varese, Milano e Bologna) e le elettriche appena lo 0,6% (più dell'1% soltanto a Milano, Bergamo, Brescia, Bolzano e Trento). A farla da padrone sono ancora le auto a benzina (47,4%, -0,8% rispetto al 2015), seguite da quelle a gasolio (35,2%, -0,3% rispetto al 2015). A preferire quest’ultima categoria sono i capoluoghi del Sud, dove rappresentano il 41,7% del totale.
Le autovetture a basse emissioni rappresentano, nel 2023, il 7,4% del totale nei comuni capoluogo (+2% rispetto al 2022). Anche in questo caso si osserva una distanza significativa tra le città del Mezzogiorno (12,5%) e quelle del Centro (19,3%) e del Nord (19,8%), ma non tra capoluoghi metropolitani e capoluoghi di provincia (17,6 e 17,3%). L’acquisto delle auto a basse emissioni ha avuto un'impennata a partire dal 2019, soprattutto grazie al contributo delle ibride.
Nonostante tutto, l'indice del potenziale inquinante – che descrive come è cambiato il parco auto, considerando le classi di emissione e il tipo di carburante – presenta negli ultimi anni una tendenza decrescente. Tuttavia, anche qui il dato del Sud mostra un ritardo: nel Mezzogiorno il parco auto è più obsoleto rispetto al Nord, che si avvicina invece all’equilibrio numerico tra autovetture ad alto e basso potenziale inquinante.