Sì ai carburanti sintetici (e-fuel), no ai biocarburanti. Sì alle richieste della Germania, non a quelle dell'Italia che però non dispera, anche se l'Europa chiude la porta.
Scioperi e crisi, qui Berlino: Germania come Italia - Il podcast di Marcella Cocchi
Stop ai motori endotermici dal 2035
La vicenda è quella relativa alla decisione europea di porre fine, dal 2035, alla produzione di motori endotermici (diesel e benzina) a favore dell'elettrico. Un voto che aveva visto 4 Paesi contrari. Fra questi Italia e Germania (le altre erano Polonia e Bulgaria). Con 3 "No" il provvedimento non sarebbe passato. I tedeschi volevano una "deroga" per i motori alimentati a e-fuell. L'hanno ottenuta. Gli italiani anche i biocarburanti. Bocciati.
Il compromesso della Germania
Passa infatti il compromesso tra Commissione e Germania alla riunione dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti dei 27 (Coreper I). Ad annunciarlo è la presidenza svedese. "Il Coreper I ha approvato che l'accordo sugli standard C02 per le auto sarà nell'agenda del Consiglio Affari Energia di domani per l'adozione finale", annuncia la presidenza di turno dell'Ue.
Le richieste dell'Italia
L'Italia spera ancora di poter modificare la norma, ma a questo punto (dopo il voto di oggi) i margini appaiono ridottissimi, se non nulli. Per questioni procedurali e tecnico-burocratiche appare quesi impossibile una modifica se non attraverso un nuovo iter che farebbe tornare indietro la procedura di giorni se non di mesi.
"Stiamo tentando di discutere per avere un'apertura sul preambolo 11 (la parte della norma che stabilisce le alimentazioni ammesse ndr), vedremo. Domani sono a Bruxelles". Così il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto. "Se parliamo di decarbonizzazione rispetto agli e-fuel, che ci saranno tra dieci anni, noi abbiamo i biocarburanti che ci sono subito. E' il caso di fare un ragionamento complessivo su quanto emettono e quanto hanno assorbito nella fase precedente visto che usano vegetali", dice. Quindi conclude: "Non possiamo consegnare alla Germania il monopolio degli e-fuel così come dobbiamo stare con il piede dentro il sistema del nucleare che non possiamo consegnare totalmente alla Francia".
Cosa sono gli e-fuell
Gli e-fuel sono carburanti prodotti in laboratorio combinando chimicamente idrogeno e anidride carbonica. L'idrogeno viene ottenuto per elettrolisi dall'acqua e necessità di molta energia elettrica e molta acqua. Pur rilasciando Co2 quando vengono bruciati sono considerati neutri dal punto perché la Co2 allo scarico sarebbe pari alla Co2 assorbita in origine dall'aria e impiegata per la loro produzione.
I critici sostengono che la produzione abbia costi elevati e richieda un forte consumo di energia superiore a quelli necessari per le auto elettriche, la cui tecnologia è a uno stadio più avanzato. L'industria dell'auto tedesca è fortemente impegnata in termini di investimenti in Germania come in Cina (Volkswagen) nella produzione di auto elettriche, cionondimeno la spinta per difendere gli e-fuel è forte: la Porsche (casa di alta gamma) han investito molto in questo settore (ha aperto uno stabilimento in Cile due anni fa); Bmw pure (investimento negli Usa). Preme in tal senso anche il settore dell'indotto importante in Germania quanto in Italia.
Cosa sono i biocarburanti
L'Italia è un importante produttore di biocarburanti con l'Eni. Bioetanolo e biodiesel vengono prodotti dalle biomasse, cioè dagli scarti di materia organica generata dalle piante e dagli animali, dagli scarti dell'industria agroalimentare, dai rifiuti organici urbani. Sono considerati in linea di principio “carbon neutral" perché se alimentano motori endotermici sviluppano l'anidride carbonica già presente nella biomassa di partenza. Tuttavia i critici rilevano che nel processo di combustione nei motori endotermici producono livelli di emissione di particolato e ossidi di azoto (NOx) del simili se non superiori a quelli causati dai combustibili fossili.
E-fuel, biocarburanti e idrogeno: quali sono le differenze
Beffa per l'Italia
L'Italia difende il principio della “neutralità” tecnologica, per cui importante è rispettare gli obiettivi finali di decarbonizzazione grazie a tecnologie che riducono le emissioni di Co2. L'Italia è fra i grandi consumatori di biocarburanti in Europa: solo il 12% del consumo nazionale proviene da biocarburanti prodotti con materie prime non importate. Il settore italiano dei biocarburanti è in seconda posizione in Europa per produzione con 2 milioni di tonnellate all'anno circa.
Gli interessi economici di Italia e Germania
Sono grandi interessi produttivi: l'Eni prevede di produrre 6 milioni di tonnellate entro dieci anni. L'estensione del riconoscimento della legittimità ai biocarburanti da considerare alla pari con i carburanti sintetici garantirebbe l'intero indotto dell'automobile che non sarebbe soggetto a una ristrutturazione pesante per a fine della produzione del motore endotermico, che possono essere alimentati sia da e-fuel che da biocarburanti.
Strada tracciata
La Commissione oggi ha ribadito il fatto che la legislazione proposta e concordata con il Parlamento Ue, che l'ha già approvata in via definitiva, rispetta il principio della neutralità tecnologica.
Critiche al governo Meloni
"Il governo Meloni esce con le ossa rotte dalla partita europea sullo stop ai veicoli inquinanti dal 2035, e ancora una volta non riesce a far prevalere gli interessi dell'Italia". Lo affermano i deputati europei del terzo polo (Az-IV) Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe e Giosi Ferrandino. "Dopo settimane di propaganda, in cui da Salvini a tutto l'esecutivo - continuano- si vantavano di aver ottenuto il rinvio con l'appoggio di Berlino la conclusione è plastica: la Germania trova un accordo e ottiene quanto richiesto, l'Italia no. Giorgia Meloni paga il suo dilettantismo, la scelta degli alleati sbagliati, la sua incapacità di sedersi al tavolo a trattare. A Roma la propaganda può funzionare, a Bruxelles con la propaganda non si va da nessuna parte".
Il Governo: abbiamo salvato l'endotermico
Sulle auto "una cosa l'abbiamo ottenuta, si è aperta una strada, grazie alla sveglia che abbiamo dato all'Europa, per la salvaguardia del motore endotermico che è estremamente importante per tutta la nostra filiera dell'automotive. Vedremo domani, nei prossimi giorni, settimane e mesi perché è iniziata una strada che deve portare alla neutralità tecnologica". Lo afferma il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso a margine della presentazione del francobollo dedicato a Frattini. "Molti guardavano il dito, cioè il combustibile, noi vediamo la luna, cioè il motore endotermico che deve e può sopravvivere", dice Urso.