Domenica 5 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Auto elettriche, il confronto tra Italia e Norvegia: Pil, incentivi e colonnine di ricarica

I dati dell’Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) provano a spiegare le ragioni dell’anomalia italiana. Il paradosso del Portogallo

Roma, 6 gennaio 2025 - Auto elettriche in Italia. L’Unrae – Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri – ha cercato di spiegare con i numeri le ragioni dell’anomalia italiana, apparsa ancora più evidente dallesempio della Norvegia, che dal 1 di gennaio ha vietato i motori a benzina e diesel, i numeri dicono che nel 2024 ha venduto quasi il 90% di auto ‘ecologiche’, contro il 4% del nostro Paese. Un successo basato sugli incentivi più che sui divieti, avevano fatto osservare le autorità.

Vendita delle auto elettriche: il confronto tra l'Italia e i paesi scandinavi
Vendita delle auto elettriche: il confronto tra l'Italia e i paesi scandinavi

La storia per punti

L’anomalia italiana: una questione di reddito?

Partendo anche da questo, l’Unrae aveva messo a confronto il livello di reddito pro capite dei vari Paesi, la Norvegia risulta al primo posto e il Pil pro capite supera di oltre il 50% quello italiano.

Eppure questo dato non basta a spiegare tutto. Perché nello stesso studio, si fa riferimento anche a un paradosso che necessita di approfondimenti. Portogallo, Ungheria, Grecia e Slovenia nella Ue hanno un Pil inferiore al nostro ma quote di mercato dell’elettrico superiore.

Le politiche di incentivo (a 360 gradi)

Non solo.  C’è anche un altro elemento, sul quale mette l’acdento l’Unrae, che merita un approfondimento. La Norvegia, infatti, ha adottato politiche incentivanti già a partire dalla fine degli anni 90, cosa che rappresenta un unicum a livello mondiale. Il sistema degli incentivi è complesso e ben organizzato. Perché non si limita agli ‘sconti’ sull’acquisto ma aiuta gli acquirenti a mantenere l’auto elettrica, dall’Iva all’Ipt, dalla tassa di possesso ai pedaggi autostradali, dall’assicurazione al costo delle ricariche.

In Italia gli incentivi sono terminati a fine dicembre, dopo essere rimasti in vigore per 5 anni.

Gli incentivi in Italia e le infrastrutture

Non ultimo, per spiegare questi numeri conta sicuramente la capillarità delle infrastrutture di ricarica. In Norvegia sono presenti 30,6 punti di ricarica ogni 100 km di rete stradale pubblica (urbana, extra-urbana e autostradale), contro gli 11 dell’Italia.