Bruxelles, 3 marzo 2025 – Tre anni, anziché uno, per raggiungere i target sulle emissioni delle auto. È quanto annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, nel punto stampa seguito al secondo incontro del Dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica europea. “C'è una chiara richiesta di maggiore flessibilità sugli obiettivi di CO2 – spiega Von Der Leyen –. Il principio chiave qui è l'equilibrio. Da un lato, abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per i pionieri, coloro che hanno fatto i compiti a casa con successo. Ciò significa che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati. Dall'altro, dobbiamo ascoltare le voci degli stakeholder che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili e neutralità tecnologica. Soprattutto quando si tratta degli obiettivi del 2025 e delle relative sanzioni in caso di inadempienza. Per affrontare la questione in modo equilibrato, questo mese proporrò un emendamento mirato al regolamento sugli standard di CO2. Invece della conformità annuale, le aziende avranno tre anni”.
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"Ciò – aggiunge – significa più respiro per l'industria e più chiarezza, e senza modificare gli obiettivi concordati. Sono certa che un emendamento così mirato potrebbe essere concordato rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Perché ovviamente ha senso solo se concordato rapidamente. Allo stesso tempo, ci prepareremo ad accelerare i lavori sulla revisione del 2035, avendo come principio fondamentale la totale neutralità tecnologica”.
In articolare per contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra nel settore dei trasporti, l’UE aveva stabilito già nel 2019 un regolamento, successivamente rafforzato nell’aprile 2023, che fissa gli standard per le emissioni medie delle nuove autovetture. Dal 2025, le nuove auto dovranno avere emissioni medie di 93,6 g di CO2/km, (per poi arrivare a 49,5 g di CO₂/km entro il 2030, e infine raggiungere le zero emissioni dal 2035). Ora per arrivare allo step del 2025 ci saranno altri tre anni.
“Abbiamo avuto una discussione proficua, intensa e produttiva. Ed è molto chiaro ora che è tempo di agire» sottolinea Von Der Leyen, per poi concentrarsi sul tema dell'innovazione, che «dovrebbe essere al centro di tutto ciò che facciamo per garantire il futuro dell'industria automobilistica in Europa, senza alcun dubbio. Ad esempio, abbiamo concordato che abbiamo bisogno di una grande spinta nel software e nell'hardware per la guida autonoma. Sappiamo che la concorrenza globale è feroce. Quindi dobbiamo agire in grande e dobbiamo essere grandi. La scala su questo argomento è importante, più che mai. Ecco perché abbiamo concordato che creeremo e sosterremo un'alleanza di settore. Le aziende saranno in grado di mettere in comune le risorse. Svilupperanno software, chip e tecnologia di guida autonoma condivisi. Da parte nostra, perfezioneremo le regole di test e distribuzione. Aiuteremo anche a lanciare progetti pilota su larga scala per la guida autonoma. Perché l'obiettivo è molto semplice: dobbiamo portare i veicoli autonomi sulle strade europee più velocemente”.
La presidente della Commissione europea si è inoltre concentrata sulla competitività: “Abbiamo bisogno che le filiere europee di fornitura di automobili siano più solide e più resilienti, soprattutto quando si tratta di batterie. Qui, abbiamo una sfida. Perché mentre la nostra produzione è in fase di aumento, vediamo che le batterie importate sono più economiche. Non possiamo permettere che i veicoli elettrici diventino più costosi. Ma non possiamo nemmeno permetterci di creare nuove dipendenze. Quindi, esploreremo il supporto diretto per i produttori di batterie dell'Ue. Introdurremo gradualmente requisiti di contenuto europei per celle e componenti delle batterie. E naturalmente, continueremo a ridurre la burocrazia. La semplificazione normativa continuerà”. “Ecco alcune delle nostre azioni prioritarie – conclude Von Der Leyen –. Ce ne sono altre in arrivo, naturalmente. E questo sarà presentato in un piano d'azione il 5 marzo. Ma lasciatemi anche sottolineare che oggi non è stata la fine del dialogo con l'industria automobilistica. Continueremo a impegnarci; continueremo i filoni di lavoro che abbiamo con i commissari. E abbiamo concordato che ci incontreremo di nuovo a livello di CEO prima della pausa estiva”.
''Multe evitate, ci hanno ascoltato con grave ritardo. Adesso occorre azzerare la follia della messa al bando dei motori benzina e diesel dal 2035''. Così una nota della Lega dopo l'annuncio della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sull'emendamento che dà alle case automobilistiche più tempo per adeguarsi alle norme sulle
emissioni inquinanti.
Intanto si registra ancora un calo a febbraio per il mercato dell’auto che segna una flessione delle immatricolazioni del -6,28% a 137.922 unità. Lo rende il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei primi due mesi le immatricolazioni sono diminuite del 6,1% a 271.638 unità. I trasferimenti di proprietà sono stati 498.103 invece a fronte di passaggi registrati a febbraio 2024, con un aumento del 4,63%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 636.025 unità, ha interessato per il 21,68% vetture nuove e per il 78,32% vetture usate.
Fra i modelli più venduti in testa la Fiat Panda seguita da Dacia Sandero e Citroen C.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato in Italia a febbraio - secondo le elaborazioni Dataforce - 41.931 auto, il 14,1% in meno dello stesso mese del 2024. La quota di mercato è pari al 30,4% rispetto al 33,1% di un anno fa. Nei due mesi le immatricolazioni del gruppo sono 83.476, in calo del 15%. La quota di mercato scende dal 33,9% al 30,7%.