Roma, 17 gennaio 2025 – Chiedere un aumento dello stipendio al proprio datore di lavoro è sempre un momento molto delicato e per il buon esito dell’operazione è necessario arrivare pronti e determinati all’incontro.
Per prima cosa sarà necessario avanzare delle pretese realistiche, cercando di far valere i propri meriti e motivazioni, ma senza sconfinare e finire in campi che potrebbero portare soltanto a un conflitto che poco gioverebbe al risultato sperato.
Come chiedere l’aumento di stipendio
Il primo passo per chiedere un aumento di stipendio è rimanere nel campo dell’obiettività della propria situazione economica e di quella dell’azienda per la quale si lavora. Un realtà economica in crisi, infatti, difficilmente potrà dare il proprio assenso alla crescita delle remunerazioni dei dipendenti, mentre molto più facile sarà raggiungere l’aumento nei casi di aziende in espansione o in noto andamento positivo. Al fine di ottenere la crescita del salario, il dipendente dovrà anzitutto seguire uno schema che si articola in alcuni punti fondamentali, quali:
- lo studio del mercato, analizzando cioè cosa succede anche in altre realtà competitor in relazione alle paghe;
- la pratica a parlare di denaro, in quanto questo tipo di operazione non è di semplice fattura per tutti. Arrivare all’incontro con il datore di lavoro informati e con esperienza, raccolta anche semplicemente facendo delle prove a casa, può favorire la buona resa;
- la scelta del momento giusto, in quanto le tempistiche giocano un ruolo fondamentale. Come detto un’azienda in crisi difficilmente potrà dirsi favorevole ad aumentare gli stipendi, ma lo stesso vale per quelle realtà che, pur in salute, hanno da poco affrontato delle spese impreviste;
- la scelta del giusto tone of voice e delle argomentazioni a sostegno della propria tesi. Fondamentale, specie in quest’ultimo caso, è arrivare con una lista delle attività svolte e dei risultati conseguiti da poter utilizzare come “arma” del proprio arsenale. Nella presentazione è fondamentale essere decisi, ma mai aggressivi, visto che a nessuno piace essere attaccato, specie a chi ha la qualifica di capo.
Chiedere l’aumento di persona
Fondamentale è anche il canale che dovrà essere utilizzato per chiedere l’aumento di stipendio. Ove possibile, infatti, è consigliabile non veicolare la richiesta tramite email o telefono, ma agire di persona così che si possa avere una comunicazione diretta e personale con il proprio capo. La scelta porterà il richiedente a esporsi molto, ma dall’altro lato lo stesso potrà sfruttare i vantaggi derivanti dalla comunicazione non verbale e interpretare, in via diretta, quali saranno le reazioni e i comportamenti del proprio datore di lavoro. Si crea, di fatto, un rapporto empatico, che sarà sicuramente più efficace rispetto a quello di una comunicazione da remoto.
Cosa fare in caso di risposta negativa
Molti dipendenti vivono la richiesta di aumento di stipendio come un all-in, o tutto o niente, ergo o si ottiene la crescita del salario o si è costretti a migrare verso altri lidi. Tale aspetto è valido se si ha la concreta possibilità di andare in altri luoghi di lavoro più remunerativi, ma, se così non fosse, reagire male e abbandonare il proprio posto rappresenterebbe un errore.
Se il capo nega la possibilità di aumento, il dipendente può provare a chiedere altre forme di benefit, come per esempio la partecipazione a corsi di formazione. E ancora, un mancato aumento oggi non implica un finale simile in futuro, con il lavoratore che potrebbe dunque chiedere quale potrebbe essere un buon momento per ritentare. Avrebbe così più informazioni utili e, senza dubbio, una maggiore esperienza sull’argomento.