Roma, 23 gennaio 2025 – Tempi duri per i fumatori in Italia. Dopo il divieto di fumare anche all’aperto (scattato a Milano dall’1 gennaio 2025) arrivano i rincari sul prezzo di sigarette, sigari e trinciati. Da oggi, giovedì 23 gennaio, aumenta il prezzo delle “bionde”, ma anche di sigari e trinciati a taglio fino da usare per arrotolare le sigarette, come ha annunciato sul suo sito l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Quanto costerà in più ogni pacchetto?
I rincari riguardano 63 marche di sigarette e 37 di sigari, ma anche il tabacco trinciato. Gli aumenti si differenziano poi in base alla marca e alla tipologia di prodotto (sigarette, sigari o trinciati), ma la variazione incide sul prezzo dei pacchi da 20 confezioni nell’ordine di 10-15 euro, in pratica poche decine di centesimi per ogni singolo pacchetto.
La lista completa dei rincari /PDF
Rincari differenziati per marca
I rincari non toccano tutte le marche ma la stragrande maggioranza e di certo le più note, dalle Marlboro alle Philip Morris, dalle Merit alle Diana e Chesterfield. Diversi gli incrementi per marchio e tipologia di prodotto, con le "bionde" che fanno registrare rincari medi nell’ordine di circa 20 centesimi a pacchetto, portando alcune tipologie di Marlboro a costare 6,50 euro per singola confezione.
Aumenti in manovra
Si tratta comunque di incrementi di pochi centesimi, ben lontani dalla "tassa" da 5 euro a pacchetto di cui si era parlato a fine 2024. Un emendamento mai approvato.
Gli aumenti dei tabacchi sono rimasti quelli previsti dalla legge di Bilancio del 2023 e poi ritoccati dalla Manovra dell’anno successivo che ha disposto un incremento dell'accisa sulle sigarette. In particolare, la legge di Bilancio 2024 è intervenuta sulla componente fissa che forma una parte dell’accisa, salita da 28,20 euro ogni mille sigarette a 29,50 dal 2025. E se il nuovo anno inizia con una stangatina per i fumatori più assidui, sembra che il ritocchino ai prezzi non si l’unico previsto nel 2025.