Roma, 26 giugno 2023 – È ufficiale: da luglio, dopo mesi di ritardi e di incertezze, i 1,3 milioni percettori di pensioni minime o sotto il minimo riceveranno l’adeguamento mensile eccezionale e gli arretrati previsti in via straordinaria per l’anno in corso dalla legge di Bilancio. Si va da 8,4 euro in più mensili per coloro che hanno meno di 75 anni a 36 euro in più per coloro che sono sopra i 75 anni.
Vediamo, allora, di rimettere in fila i pezzi e di fissare le coordinate per orientarsi sugli aumenti in arrivo entro le prossime settimane. Si tratta dell’incremento che la legge di Bilancio riconosce ai titolari di pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo per il periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, per “contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche registrate e attese per gli anni 2022 e 2023”. L’incremento, che è eccezionale e si somma a quello della rivalutazione ordinaria scattata a gennaio per tutti i pensionati, è in questo caso pari a 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevato al 6,4% per i pensionati di età superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per il 2024 senza distinzione di età, con riferimento all’importo mensile lordo dei trattamenti pensionistici complessivamente spettanti al beneficiario, che deve risultare pari o inferiore all’importo del trattamento minimo Inps vigente. La rivalutazione ordinaria è stata al tasso del 7,3%, così portando il minimo da 525,38 euro (31 dicembre 2022) a 563,74 euro (1° gennaio 2023). La rivalutazione eccezionale è prevista, nel 2023, al tasso dell'1,5% per i pensionati d'età inferiore a 75 anni e del 6,4% per quelli con almeno 75 anni d'età (nel 2024 è prevista al 2,7% per tutti i pensionati). E, dunque, nel 2023, gli assegni minimi per gli ultra 75enni salgono a 599,82 euro (563,74x1,064), mentre per gli altri a 572,20 euro (563,74x1,015).
Con il pagamento di luglio saranno corrisposti anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva, e l’importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con un’apposita voce.