Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Prezzi dei biglietti aerei alle stelle. E il garante convoca le compagnie. Ecco gli aumenti principali

Obiettivo capire cosa ha portato agli aumenti, anche del 50%, nell’ultimo periodo in particolare su diverse tratte nazionali

I prezzi dei biglietti aerei volano. E non in senso metaforico. Incrementi anche del 50% del prezzo che, anche in base al costo del carburante calato negli ultimi mesi, a molti (associazioni consumatori in primis) non appare motivato.

>>>ANSA/ È CARO VACANZE, SCHIZZANO I PREZZI DI BIGLIETTI ED ALBERGHI
>>>ANSA/ È CARO VACANZE, SCHIZZANO I PREZZI DI BIGLIETTI ED ALBERGHI

Convocazione del garante

Il Garante per la sorveglianza dei prezzi Benedetto Mineo, su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha convocato per martedì 4 luglio i rappresentanti delle principali compagnie aeree che effettuano voli nelle tratte nazionali interessate dai maggiori rincari. Gli incontri consentiranno di analizzare le dinamiche dei prezzi dei biglietti e saranno propedeutici all'immediata convocazione di una commissione di allerta rapida sul caro-voli.

I prezzi

Chi in questi giorni sta organizzando una vacanza estiva nelle località di mare più gettonate d'Europa e del resto del mondo, dovrà fare i conti con tariffe dei biglietti aerei che hanno raggiunto livelli astronomici. Lo afferma Assoutenti, commentando la decisione del Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare le compagnie aeree per capire l'andamento delle tariffe nel nostro paese. L'associazione ha realizzato uno studio che rivela come per alcune tratte europee i biglietti costino oramai quasi quanto un volo a lungo raggio per New York: ad esempio per volare da Roma a Rodi, partendo il 12 agosto e tornando il 19 agosto, servono almeno 696 euro, 694 euro da Milano a Tenerife, contro i 743 euro del volo a/r Roma-New York.

Superano i prezzi dei voli intercontinentali i biglietti per l'Egitto: nello stesso periodo (12-19 agosto) per andare da Milano a Sharm el Sheikh si spendono almeno 950 euro, mentre per la tratta Roma-Marsa Alam si parte da 778 euro. Costosissimo anche volare su Creta (530 euro da Roma) e Monastir (654 euro da Milano). I prezzi superano i 1.300 euro per andare alle Mauritius (1.309 euro da Roma), Maldive (1.415 euro da Milano) e Thailandia (Roma-Phuket 1.554 euro). Tra le mete prese in esame il prezzo più alto è quello per i voli con destinazione Zanzibar: partendo da Roma occorre mettere in conto una spesa minima di quasi 1.700 euro tra andata e ritorno - conclude Assoutenti.

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Nel contesto del settore del turismo, l'anno 2023 sta portando con sé significativi cambiamenti dei costi dei voli in tutto il mondo, determinato da diversi fattori chiave. Il traffico aereo passeggeri è previsto aumentare del 48% rispetto all'anno precedente: nel primo semestre del 2023 con quasi 2 milioni di passeggeri, la crescita è del 24% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e in aumento del 53% sullo stesso periodo del 2019, ultimo anno pre-covid. Questo incremento della domanda ha contribuito all'incremento dei costi dei voli.

I prezzi del carburante

Nel corso dell'anno attuale, i prezzi del carburante per l'aviazione sono aumentati circa del 70%, (anche se negli ultimi mesi questi aumenti sono in gran parte rientrati) rappresentando una delle principali spese operative per le compagnie aeree. Questo aumento ha influenzato i costi dei voli, poiché le compagnie aeree hanno dovuto compensare i maggiori costi del carburante.

++ Mister prezzi convoca compagnie aeree su caro-voli ++
++ Mister prezzi convoca compagnie aeree su caro-voli ++

Le tariffe aeroportuali

Anche le tariffe aeroportuali sono in crescita: sono aumentate in media del 18% rispetto al 2022. Inoltre, come spiegano gli analisti di Speed Vacanze, anche le tasse governative e i dazi sul settore dell'aviazione possono incidere sull'incremento dei costi: alcune nazioni, infatti, hanno introdotto nuove tasse e regolamenti che hanno influenzato il prezzo delle tratte. Per quanto riguarda il costo dei voli internazionali, entrano in gioco le fluttuazioni valutarie: alcune di esse si sono apprezzate rispetto ad altre, determinando un aumento del valore di determinate rotte del 47%. Come affermato da Bruno Ricci, amministratore delegato di Speed Vacanze, "il panorama dei voli nel 2023 è caratterizzato da un'evoluzione delle dinamiche del settore, che richiede un'attenta valutazione delle tendenze emergenti". Le compagnie aeree e i viaggiatori sono chiamati a comprendere questi fattori importanti per prendere decisioni consapevoli e ottimizzare le loro strategie in viaggio.

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I ritardi

Non sarà un'estate accidentata come quella del 2022, ma per i passeggeri dei voli aerei si profila comunque un periodo di disagi. I dati di giugno segnalano una media del 50% di ritardi al decollo e all'atterraggio negli aeroporti europei. Le cause di questi disservizi, che possono arrivare fino alla cancellazione dei voli, non sembrano destinate a rientrare nei prossimi mesi caldi, segnati ormai anche dall'aumento dei prezzi dei biglietti, low cost compresi, che sarebbero giustificati solo in parte dal prezzo dei carburanti. I più recenti dati di Eurocontrol, l'organizzazione intergovernativa che monitora l'aviazione civile e militare europea, segnalano che tra il 15 e il 21 giugno il 57,4% degli aerei è decollato in orario e il 64,1% è atterrato con puntualità. Una situazione lievemente migliore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma peggiore rispetto al 2019.

Chiusura dello spazio aereo

Gli effetti della pandemia hanno certamente lasciato il segno in molte compagnie, con quelle migliaia di licenziamenti del personale a terra che genera tuttora agitazioni e scioperi contro condizioni di lavoro e contratti considerati inadeguati. Ma i ritardi sono dovuti anche ad altri fattori non direttamente legati alle compagnie aeree. A cominciare dalla guerra in corso, che ha comportato la chiusura dello spazio aereo sull'Ucraina e la Bielorussia, causando devaizioni e intasamento delle rotte alternative per i voli che transitano sull'Europa.

Ad aggravare questa condizione, ma con durata transitoria, tra il 12 e il 23 giugno si è aggiunta la più grande esercitazione aerea della Nato sui cieli della Germania, con l'impiego di 250 aerei militari. Nei giorni successivi la situazione è tornata alla normalità, compresa quella dei ritardi. Ferme restando le incognite dovute a un fenomeno che, secondo gli esperti, sta diventando strutturale.

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Il surriscaldamento globale e le Cat

Si tratta del surriscaldamento globale, che ad alta quota provoca perturbazioni difficilmente prevedibili, le cosiddette Cat (Clear air turbolence). Si chiamano così perché avvengono in aria limpida, priva di nubi, e costringono i voli a cambiare rotta o aeroporto di atterraggio. Le strumentazioni di bordo hanno difficoltà a rilevare le Cat, ma le compagnie aeree stanno sviluppando sistemi per segnalare le turbolenze in tempo quasi reale e adeguare di conseguenza il percorso dei voli.

Una necessità sia sul piano economico (si stima che il costo delle Cat sia di 200 milioni di dollari l'anno in termini di danni e ritardi) sia su quello operativo. Un recente studio dell'università britannica di Reading ha calcolato negli ultimi quarant'anni un aumento del tempo cumulativo di queste turbolenze sulle rotte di tutto il mondo, in particolare lungo quella Nord-Atlantica (+55%). E la previsione è di un progressivo incremento.