Martedì 12 Novembre 2024

Bollette, arriva la stangata. “Verso +12% luce e +9% gas”

La stima di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia. Nelle prossime ore l’annuncio sull’aumento dei prezzi del mercato tutelato dell’energia elettrica da parte di Arera

Gas, bollette, verso nuovi aumenti (Ansa)

Gas, bollette, verso nuovi aumenti (Ansa)

Roma, 27 settembre 2023 – Sarà un inverno caldo sul tema dei costi delle bollette. Le fluttuazioni al rialzo nel mercato dell’energia hanno in effetti ricominciato a incidere sui termini di acquisto di una materia prima che da oltre un anno sta impattando in maniera altalenante, con punte drammatiche, sui bilanci delle famiglie. E l’orizzonte pare essere ancora lontano dal rasserenarsi. Se ne sta parlando anche in queste ore nell’ambito dell’Italian Energy Summit, una due giorni organizzata dal Sole 24 Ore nei locali di Borsa Italiana, a Milano. Sempre oggi Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, ha detto che si va verso un aumento del 12% per la bolletta della luce per l'ultimo trimestre del 2023 mentre dovrebbe un rincaro del 9% dovrebbe riguardare il gas per la bolletta relativa a settembre.

Gas, bollette, verso nuovi aumenti (Ansa)
Gas, bollette, verso nuovi aumenti (Ansa)

Nuovi aumenti in vista

“Sull’aggiornamento trimestrale dell’energia elettrica - ha in effetti anticipato Stefano Bassenghi, il presidente di Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente - un po’ di sussulto ci sarà, non come l’anno scorso, ma inevitabilmente le oscillazioni significative che vediamo sui mercati ribatteranno sul prossimo trimestre”. La riflessione riguarda l’aumento dei prezzi del mercato tutelato dell’energia elettrica il cui annuncio ufficiale è atteso per domani da parte dall’Autorità.

La transizione energetica

Si tratta di un tema che sta continuando incidere in maniera estremamente significativa su tanti aspetti della quotidianità di aziende e famiglie, che al momento hanno pochissime armi per difendersi. Attorno a questo aspetto ruota la necessità di effettuare interventi strutturali legati, in un Paese come l’Italia fortemente dipendente dalle importazioni di materia prima, a investire sulla transizione energetica. Tema dirimente sul quale si è soffermata Gelsomina Vigliotti, vice presidente della Bei, la Banca Europea degli investimenti, durante il suo intervento al summit: “Abbiamo deciso di aumentare la ‘potenza di fuoco’ per quanto riguarda i finanziamenti alla transizione energetica. Nei prossimi anni verranno aumentati i finanziamenti prima a 30 e poi a 45 miliardi di euro da qui al 2027. La Bei è un catalizzatore, il che significa che non investiamo il 100%, ma in genere ci fermiamo al 50. Nel caso del Repower Eu però abbiamo deciso di salire fino al 70%”.

Investimenti per 150 miliardi di euro

Tradotti in cifre concrete, la previsione di investimento complessiva è di circa 150 miliardi di euro. Nello specifico, Repower Eu è il piano presentato il 18 maggio 2022 dalla Commissione Europea con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dell'Unione dai combustibili fossili russi accelerando la transizione e costruendo un sistema energetico più resiliente. Il piano era stato poi implementato nell’estate dello stesso anno con l’intento di ridurre del 15% la domanda di gas in tutti gli Stati membri e di immagazzinare più scorte per l'inverno. Pochi mesi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina in effetti il tema principale era quello di evitare di essere costretti a trascorrere un inverno al freddo. Il quadro nel frattempo si è evoluto, scongiurando, almeno per ora, tale rischio. Ma la partita è più che mai aperta e per chiuderla in maniera definitiva servono interventi strutturali, legati a investimenti di ampia portata. Il tema è noto, i risultati devono essere imprescindibili. “Lavoriamo – ha chiuso Vigliotti - per fare in modo che la transizione energetica proceda in modo spedito”.