Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Rincari 2024: di quanto aumentano autostrade, treni e aerei

Da quest’anno scatta anche l’obbligo di assicurare i veicoli fermi o parcheggiati in aree private

Aumentano i pedaggi in autostrada

Anno nuovo, nuovi rincari. Di quanto aumentano i costi per auto, treni e aerei?

Rc Auto

Nel 2024 l’Rc auto sarà una nota dolente: un nucleo che dispone di due automobili, secondo il Codacons, si ritroverà a spendere 62 euro in più rispetto al 2023 solo a titolo di copertura assicurativa. Tra l’altro da quest’anno entra in vigore una norma Ue che rende più complicata la situazione per proprietari di veicoli in disuso. Scatta, infatti, l’obbligo di assicurazione anche per auto ferme o parcheggiate in aree private. Lo stesso discorso vale per tutti quei veicoli che non circolano su strade aperte al pubblico. Chi non si adegua rischia sanzioni molto pesanti. La legge impone di fatto l’assicurazione per tutti i veicoli immatricolati in Italia, vale a dire tutti quelli che hanno una velocità superiore a 25 km/h o un peso superiore a 25 kg e una velocità superiore a 14 km/h.

Treni e aerei

Nel 2023 l’inflazione dovrebbe assestarsi al 5,4 per cento e il caro-trasporti (compreso del caro-benzina) per quanto riguarda voli e viaggi in treno, secondo il Codacons, peserà circa 160 euro in più per ogni famiglia. Per quanto riguarda le rotte aeree, l’aumento previsto per l’anno prossimo dovrebbe essere contenuto. Per Alexis von Hoensbroech, ceo di WestJet Airlines, l’aumento della capacità dei vettori, grazie alla consegna dei nuovi aerei seguita ai maxi ordini, dovrebbe portare a una stabilizzazione dei prezzi dei biglietti aerei. Per i vettori nordamericani, che fanno scuola a livello mondiale, i prezzi per i viaggi internazionali erano aumentati nell’ultimo anno perché la domanda repressa di voli leisure aveva superato l’offerta.

Autostrade

Da gennaio viaggiare in autostrada costerà di più. Secondo quanto deciso dal consiglio dei ministri l’aumento delle tariffe sarà adeguato all’aumento dell’inflazione prevista dalla Nadef per il 2024, cioè del 2,3%. Di fatto, per proteggere le entrate dei concessionari autostradali, si applica un meccanismo simile alla vecchia scala mobile, ma varrà solo fino a fine marzo 2024: poi le tariffe saranno decise dai Piani economico-finanziari che le società non sono ancora riuscite a produrre. Intanto le organizzazione dei consumatori sono in rivolta: i rincari «sono ingiustificati e favoriscono solo gli utili dei gestori privati autostradali», attacca Assoutenti. Da qui la richiesta al Garante dei prezzi di intervenire. L’aumento dei pedaggi – attaccano le organizzazioni dei consumatori – andrà ad aggravare la stangata che colpirà tutti con il nuovo anno.