Roma, 23 gennaio 2024 – Scattano gli aumenti per i medici. In mattinata i sindacati hanno firmato il contratto 2019-2021 che riguarda anche veterinari e dirigenti sanitari. “Un buon contratto, vigileremo sulla sua applicazione”, è la sintesi.
Carlo Palermo, segreteraio generale di Anaao Assomed (la sigla che ha firmato con i colleghi di Cimo Fesmed), ribadisce al telefono con Qn.net: “Ci hanno corrisposto quello che ci spettava. Ricordo che stiamo parlando del contratto 2019-2021. E ci auguriamo che sia firmato quanto prima quello del triennio 2022-2024”.
Aumenti ai medici: di quanto stiamo parlando
Ma di che cifre stiamo parlando? “Una media di 290 euro lordi al mese –risponde Palermo -, con una forbice che parte da un minimo di 150 euro per arrivare a un massimo di 450, la cifra che vale ad esempio per i primari o per chi lavora in condizioni disagiate”.
Gli arretrati di 5 anni
Chiarisce ancora il segretario generale Anaao-Assomed: “Ci saranno corrisposti anche gli arretrati. Stiamo parlando di 5 anni, gli stessi ormai trascorsi dall’entrata in vigore del contratto 2019-2021. Per i primi anni la cifra sarà parziale, piena dal 2021”. Tirando le somme, in questo secondo caso “si arriva a una media di 10.800 euro lordi per ogni medico”.
Un contratto che vale 600 milioni
Ma quanto vale complessivamente questa ‘manovra’? “Il contratto 2019-2021 pesa in tutto seicento milioni – ricorda Palermo -. E riguarda poco meno di 135mila professionisti, tra medici e dirigenti sanitari”. Soddisfazione con qualche riferimento a certe non meglio precisate “manine”. Dottor Palermo, ci spieghi, a chi vi riferite? “A Regioni e Mes –non si sottrae il segretario generale Anaao –. Sono state cambiate all’ultimo tuffo alcune norme che hanno ridotto la possibilità di fare carriera”.
Ma che conseguenze prevede dalla firma di questo contratto? “Non credo proprio che riesca ad arginare la grande fuga – risponde a domanda Palermo -. Magari si potrà frenare la corsa di chi era pronto ad andare altrove. Ora però dev'essere sottoscritto rapidamente il contratto 2022-2024. Si può fare entro l’anno. Serve la volontà politica”.