Roma, 3 febbraio 2025 – Dopo oltre 40 anni di vita, la società Auditel ha deciso di modificare la modalità con la quale viene eseguita la raccolta dei dati di ascolto di oltre 400 emittenti televisive, sia nazionali che locali. E nel farlo, ha optato per una sorta di aggiornamento, un ampliamento di quelli che sono i canali di fruizione delle trasmissioni. In pratica, da oltre un mese la platea dei telespettatori comprende anche coloro i quali guardano i programmi da pc, smartphone, tablet e contenuti Vod (video on demand). In questo primo mese, con la cosiddetta Total Audience si è così ampliata di 3 milioni la platea del pubblico, con conseguenti benefici anche per le inserzioni pubblicitarie, che ora possono contare su una platea più ampia ed eterogenea.
Alcuni dati sui “nuovi” spettatori
Le persone che guardano la tv da device alternativi, nel 40% dei casi ha meno di 45 anni, mentre della stessa fascia d’età, il 23% è un utente solo della televisione “classica”. Una differenza sensibile, che dimostra come questo nuovo sistema di rilevamento permette sia di abbassare l’età media degli spettatori, sia di raggiungere un pubblico differente, evoluto, che preferisce scegliere come e quando guardare i contenuti che preferisce. In prima serata, per ora, questo ampliamento di pubblico incide solo per lo 0,6% sul totale, ma è comunque in crescita, ed è calcolato in oltre mezzo milione di italiani che decidono di non guardare programmi in diretta, ma di sceglierli fra contenuti caricati su piattaforme digitali. In media, nel primo mese di Total Audience, 4,5 milioni di persone hanno guardato materiale on demand in prime time, dai vari device, con abbonamenti o su piattaforme di siti generalisti. Un dato importante che permette anche agli inserzionisti di calibrare in maniera differente la pubblicità, e di raggiungere persone che non rientrano nei classici schemi di fruizione dei programmi televisivi.
Le analisi dello Studio Frasi
"In generale – spiega Francesco Siliato, media analyst dello Studio Frasi – la total audience è utile perché completa il quadro del consumo della tv in diretta, permette cioè di verificare quanti ascoltatori seguano su pc, smartphone o tablet il programma in onda in quel momento in tv. Una rilevazione partita da maggio 2022: da allora noi tecnici monitoriamo l'andamento di questo tipo di ascolti. In generale la media sulle 24 ore oscilla tra lo 0,3% e lo 0,5% dell'ascolto totale. Ma l'impatto è decisamente più evidente sui grandi eventi, come il calcio o il Festival di Sanremo, i cosiddetti 'must see', da vedere perché sono al centro dell'attenzione mediatica. Per esempio, per la partita della Nazionale di calcio contro la Croazia agli Europei, giocata lo scorso 24 giugno, il peso degli small screen è stato del 3,85% sul totale. Per la serata finale dell'ultimo Festival di Sanremo, gli small screen collegati sono stati 362mila, l'equivalente di una grande città”.
Dunque un’importanza monitorata nel tempo, che ha permesso di giungere nel 2025 all’inserimento in pianta stabile dei dati inerenti i nuovi spettatori, che in alcuni eventi sportivi, come Milan-Roma trasmessa su Dazn alle 20,45 del 29 dicembre, ha rappresentato ben il 14% del totale, cioè 156mila spettatori. Anche Juventus-Fiorentina trasmessa da Dazn, su un totale di 1,6 milioni di spettatori, ha avuto un 10% di spettatori che ha preferito seguirla da tablet o pc o cellulare, quindi preferendo una visione che in passato non sarebbe stata conteggiata.