Domenica 22 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Borsa, Atlantia chiude a -22,26%. Bruciati 4 miliardi

Soffrono i titoli della galassia Benetton, Milano chiude in rosso. Spread termina a 280 punti

Ponte Autostrade Genova (Newpress)

Genova, 16 agosto 2018 - Giornata difficilissima per Atlantia a Borsa Italiana dopo il crollo del Ponte Morandi di Genova e l'avvio della procedura per la revoca della concessione annunciata ieri dal premier Conte al termine del consiglio dei ministri straordinario. Il gruppo proprietario di Autostrade per l'Italia chiude in calo del 22,26% a 18,3 euro dopo una seduta costantemente sottopressione. Oggi sono stati bruciati 4,2 miliardi di capitalizzazione che ora si attesta a 15,2 miliardi. Sostenuti anche i volumi di scambi con 33 milioni di pezzi passati di mano, ben oltre la media delle settimane scorse. La posizione del Governo sulle concessioni spaventa tutto il settore autostradale che chiude in rosso con Sias (-7,3%), Astm (-10,5%) ed Autostrade Meridionali (-2,9%). Per quanto riguarda la galassia Benetton, la famiglia azionista di riferimento di Atlantia, vanno giù i titoli Autogrill (-2,16% dopo le 15).

MILANO IN ROSSO - Anche Piazza Affari termina in negativo, maglia nera d'Europa. L'Ftse Mib che accentua la caduta proprio con l'entrata nelle contrattazioni di Atlantia, collando dopo le 10 intorno a -2%.  Poi recupera lievementa e chiude a -1,83% a 20.524. Le altre principali Borse europee archiviano gli scambi positive, sulla scia dell'apertura in verde a Wall Street. Fra le piazze finanziarie, Parigi chiude a +0,83%, Francoforte guadagna lo 0,61, mentre Londra avanza dello 0,78%. Schizza lo spread, fino quota 290 punti sui massimi da maggio, quando ci fu la crisi di governo. Poi ritraccia e chiude 280. 

GLI ANALISTI  - Gli esperti di Equita Sim abbassano a hold il loro giudizio sul gruppo Atlantia, tagliando il prezzo obiettivo a 24,2 euro, ritenendo probabile che sulla vicenda si arrivi a una soluzione negoziale ma sottolineando come la tragedia di Genova porti ad aumentare sensibilmente l'incertezza regolatoria. La sofferenza della galassia delle concessioni autostradali si deve al fatto che gli operatori ipotizzano che la tragedia del ponte Morandi possa portare a cambiamenti nella struttura delle concessioni e a più alti costi in termini di investimenti per la manutenzione.

ATLANTIA - Atlantia intanto contrattacca il governo: l'annuncio di voler ritirare la concessione ad Autostrade, commenta in una nota, "è stato effettuato in carenza di qualsiasi previa contestazione specifica alla concessionaria ed in assenza di accertamenti circa le effettive cause dell'accaduto". La nota aggiunge: "Pur considerando che anche nell'ipotesi di revoca o decadenza della concessione - secondo le norme e procedure nella stessa disciplinate - spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili, le modalità di tale annuncio possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti della Società. Atlantia pertanto continuerà a supportare la controllata Autostrade per l'Italia nelle interlocuzioni con le Istituzioni in questa delicata fase avendo riguardo anche alla tutela dei propri azionisti ed obbligazionisti con una corretta e tempestiva informazione al mercato".

"TROVEREMO LA VERITA'" - Quella dei difetti progettuali, ha spiegato il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l'Italia, Stefano Marigliani, ai microfoni di 'Unomattina estate', rispondendo alle domande sulle cause del crollo,  "è una delle direttrici che stiamo maggiormente indagando, ma non tralasciamo nessuna ipotesi". Marigliani aggiunge: "Abbiamo subito coinvolto i massimi esperti a livello internazionale affinché ci supportino nell'individuazione esatta delle cause". Parla anche la famiglia Benetton, presa di mira da un linciaggio social nei giorni scorsi, e assicura di fare di tutto per trovare la verità. La Edizione Srl, holding della famiglia Benetton che controlla Atlantia e Autostrade per l'Italia, "partecipata tramite la società di diritto italiano Sintonia, farà tutto ciò che è in suo potere per favorire l'accertamento della verità e delle responsabilità dell'accaduto", si legge in una nota. La società "a nome dei suoi azionisti e del suo management, esprime profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e la propria vicinanza ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti nel tragico crollo avvenuto a Genova".