Roma, 28 luglio 2023 – E’ già ora del primo appello. A fine luglio però, con gli studenti affaccendati in tutte altre occupazioni, a rispondere saranno gli insegnanti e il personale Ata che dovranno infoltire le fila di un settore che a oggi conta oltre 81.000 posti vacanti.
Sommario
Previsti oltre 50.000 nuovi ingressi in ruolo
Il Ministero dell’Economia, attraverso il provvedimento 138 datato 13 luglio, ha autorizzato l’immissione in ruolo di 50.807 figure, che corrispondono a circa il 60% del monte da coprire. Il restante 40% verrà dunque garantito attraverso le supplenze, in attesa dei nuovi concorsi riservati al mondo della scuola, previsti per il 2024 nell’ottica degli interventi legati al Pnrr.
Altri pensionamenti in vista
I numeri ricavati dal Ministero tengono conto anche dei pensionamenti che riguarderanno sia i docenti che il personale Ata, in procinto di uscire dal mondo del lavoro il 31 agosto. Nello specifico, si tratta di 31.000 posizioni, la parte preponderante delle quali (21.000) riguarda gli insegnanti.
Come avverranno le nomine
Le assunzioni in ruolo verranno effettuate seguendo due binari ormai collaudati nel comparto scuola: metà dei posti disponibili saranno attribuiti facendo riferimento alle graduatorie a esaurimento (le GaE, acronimo notissimo a chi di quelle liste fa parte), mentre l’altra metà verrà garantita delle graduatorie di merito legate ai concorsi che si sono svolti tra il 2016 e il 2021.
Due fasi di assunzioni
Gli uffici scolastici territoriali sono già al lavoro dal 10 luglio, quando è iniziato l’iter legato ai nuovi ingressi. Si è cominciato con la richiesta agli insegnanti candidati al ruolo della scelta delle Province di riferimento e delle classi di concorso. Dal 17 luglio, il lunedì successivo, si è invece aperta la finestra nella quale i candidati, avuta la conferma del territorio provinciale di assegnazione, possono stilare il loro elenco di preferenze in relazione alla sede. Chi è giunto a questa seconda fase è già sicuro di aver conquistato un posto di ruolo e dunque è in procinto di ricevere la convocazione da parte degli uffici scolastici.
Domande online
Per garantire la miglior efficienza della procedura (ed evitare assegnazioni d’ufficio) il canale più affidabile è quello virtuale, accessibile dal sito https://www.istruzione.it/polis/Istanzeonline.htm ovviamente inserendo le proprie credenziali Spid, Cie,Cns o eIdas. Qui sono disponibili i turni di convocazione ai quali l’aspirante docente può partecipare, il periodo di presentazione della domanda e lo stato di quest’ultima.
Le rinunce
Nell’ambito della prima fase è possibile manifestare rinunce a specifiche graduatorie, province, o tipologia di posto. La rinuncia a tutte le graduatorie non permette ovviamente di passare alla seconda fase. E’ anche possibile rifiutare il posto nel momento dell’individuazione della provincia, scegliendo quindi di non partecipare alla seconda fase. Per evitare assegnazioni d’ufficio, tale comunicazione deve avvenire entro fine agosto.