Roma, 8 novembre 2024 – Le persone senza fissa dimora in Italia potranno avere accesso all’assistenza sanitaria: lo sancisce l’approvazione di oggi, da parte del Senato del disegno di legge che prevede che nelle città metropolitane, anche le persone che non hanno una residenza anagrafica potranno ora iscriversi nelle liste degli assistiti delle Asl, scegliersi un medico di medicina generale, avere accesso alle prestazioni assicurate dai Lea.
La legge, firmata da Marco Furfaro (Pd), è stata approvata per ora in via sperimentale, con uno stanziamento di un milione di euro l’anno per il 2025 e il 2026. Finora, per cercare di aggirare il vuoto normativo, le persone senza fissa dimora venivano registrate all’anagrafe con un indirizzo fittizio oppure facendo riferimento a enti e associazioni. Furfaro ha sottolineato che si trattava di una via temporanea che però interessava più di 100mila persone vulnerabili.
"Un atto di civiltà”, è la definizione che ha dato della legge Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. "Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale” ha dichiarato Anelli.
La presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali, Barbara Rosina, ha sottolineato che l’iniziativa legislativa può riguardare molte più persone di quante si possa pensare: “Stiamo parlando di molte persone, anche di padri di famiglia che si separano e dormono in macchina, donne vittime di violenza costrette a scappare dall'abitazione di famiglia, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada e non hanno un tetto sopra la testa", ha detto Rosina.
Il testo di legge, che si compone di tre articoli, istituisce un Fondo di un milione di euro l’anno per il 2025 e il 2026, che verrà ripartito tra le Regioni “sulla base della popolazione residente nelle città metropolitane presenti nei rispettivi territori”. L’iniziativa viene promossa da anni dalle associazioni impegnate in sostegno delle persone senza fissa dimora, tra cui Avvocato di strada Odv. “Garantire i diritti dei più deboli significa garantire i diritti di tutte e tutti”, ha scritto su Facebook Antonio Mumolo, presidente dell’associazione.