Lunedì 1 Luglio 2024

Assicurazioni a gonfie vele, cala l’Rc auto

L'inflazione in calo e la riduzione dei tassi Bce stanno influenzando i prezzi delle Rc auto, che rallentano dopo anni di aumenti. Il settore assicurativo mostra solidità nonostante i rialzi dei tassi.

Assicurazioni a gonfie vele, cala l’Rc auto

Assicurazioni a gonfie vele, cala l’Rc auto

L’inflazione in calo e la prima sforbiciata ai tassi Bce cominciano ad avere effetti anche sui prezzi delle Rc auto che dopo i rincari degli ultimi anni hanno iniziato a rallentare negli ultimi mesi. La buona notizia per i consumatori arriva dalla relazione annuale dell’autorità per le assicurazioni, l’Ivass, che descrive un settore "complessivamente sereno", dove la dotazione patrimoniale delle imprese "si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa". E dove la crisi di Eurovita, superata con successo, è rimasta un caso isolato.

Tutto questo nonostante il rialzo dei tassi degli ultimi anni abbia continuato ad incentivare i riscatti delle polizze vita cresciuti del 63% nel 2023. Dopo dieci anni di cali, dalla seconda metà del 2022 l’inflazione ha spinto verso l’alto i premi della Rc auto e "alla fine del 2023 i prezzi delle polizze erano cresciuti del 7,9% rispetto a un anno prima. La crescita è proseguita nei primi mesi del 2024, ma sta ora rallentando. A maggio il premio medio è stato pari a 400 euro, un valore che resta, seppure di poco, inferiore a quello dell’anno pre-pandemia. Ci attendiamo che la tendenza al rallentamento prosegua nei prossimi mesi", ha detto il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, presentando la relazione sull’attività del 2023.

Un aspetto che lascia soddisfatte le associazioni dei consumatori come Codacons e Unc che ritenevano ingiustificati i rincari dei premi degli ultimi anni, visti gli aumenti già registrati durante l’emergenza Covid. In generale, ha spiegato Signorini, la situazione patrimoniale del settore è solida: alla fine del 2023 l’indice di solvibilità delle compagnie italiane era del 258% (+12 punti rispetto al 2022), in linea con la media europea, nonostante le forti oscillazioni dei tassi di interesse. Il risultato di esercizio e il Roe, rispettivamente pari a 8 miliardi di euro e al 10,5%, sono tornati su valori prossimi a quelli pre-pandemici.

Il comparto Vita, che l’anno scorso aveva registrato una leggera perdita, quest’anno è tornato a produrre un utile significativo. Sul ramo ha poi continuato ad influire il rialzo dei tassi, che anche nel 2023 ha incentivato i riscatti delle polizze vita, cresciuti del 63%, mentre la raccolta premi è diminuita del 3% circa.

Alberto Levi