Giovedì 21 Novembre 2024
EMILY POMPONI
Economia

Come non perdere l’Assegno unico dopo il Reddito di cittadinanza

Ecco cosa cambia e come continuare a beneficiare del sussidio per i figli nell’Italia post-RdC

Roma, 8 agosto 2023 - Stop al Reddito di cittadinanza, al via Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione. Ma per le famiglie beneficiare dell’Assegno unico e universale insieme al RdC si pone il problema del come non perdere l’indennità per i figli, a seguito della settima e ultima mensilità del RdC a luglio 2023. Ecco cosa cambia all’Assegno universale con l’addio al Rdc.

Come non perdere l'Assegno unico
Come non perdere l'Assegno unico

I nuovi sussidi dopo l’RdC: quali sono

Nell’Italia post reddito di cittadinanza di fatto non cambia nulla per le famiglie in cui ci sono minorenni, disabili o anziani. Questi nuclei, infatti, continueranno a percepire naturalmente il reddito di cittadinanza fino a fine anno per poi confluire nell’Assegno di inclusione (ADI) da gennaio 2024. Cambia molto la situazione, invece, per le persone a cui hanno sospeso il reddito, i cosiddetti “occupabili”: loro per continuare a percepire il sostegno economico dallo Stato dovranno appunto iscriversi al Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) a partire dal 1 settembre 2023. Per queste famiglie che hanno diritto anche dell’Assegno unico e universale verrà garantito il sostegno per i figli fino a febbraio 2023.

Assegno unico e universale dopo RdC: cosa cambia

Le novità sull’Auu coinvolge entrambe le categorie di percettori del Reddito di cittadinanza. Infatti, sia destinatari del futuro Assegno di inclusione sia gli occupabili percettori dei 350 euro di sussidio per corsi formazione-lavoro potranno continuare a beneficiare dell’Assegno unico e universale. Tuttavia, con lo stop al RdC e la scadenza delle sette mensilità, il sussidio di povertà e l’Assegno universale non saranno più erogati insieme. L’Inps ha infatti chiarito nella circolare del 12 luglio che dal 2024 bisogna presentare una nuova richiesta per continuare a percepire l’Assegno unico.

Assegno universale dopo RdC: a chi spetta?

Le famiglie con minorenni, disabili o anziani a carico possono percepire con le stesse modalità del RdC anche l’integrazione dell’Assegno unico universale (Auu). Anche gli ex percettori del RdC “occupabili” senza minorenni a carico possono beneficeranno dell’Auu garantito fino a febbraio 2024 se hanno figli tra 18 e 21 anni studenti, impegnati in corsi di formazione o disoccupati.

Domanda assegno unico dopo RdC: quando e chi deve farla

I nuclei a cui hanno sospeso il RdC dopo le sette mensilità dovranno presentare una nuova domanda autonoma per beneficiare dell’Assegno unico e universale entro l’ultimo giorno del mese di competenza del Reddito di cittadinanza (il 31 luglio 2023). Anche chi è in attesa della eventuale presa in carico dei “non occupabili” deve presentare domanda entro il 31 ottobre 2023.

E la liquidazione?

Se i beneficiari hanno già presentato domanda entro il 31 luglio, allora l’Inps erogherà le mensilità non ancora corrisposte sulla carta RdC e avvierà contestualmente il pagamento dell’Auu dal mese successivo alla presentazione della domanda. Se, invece, la domanda non è stata presentata, la liquidazione spettante avverrà continuativamente sulla carta Rdc che sarà mantenuta attiva.