Sabato 21 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Assegno unico, aumenta la spesa: l’Inps ha erogato 13,15 miliardi nei primi 8 mesi del 2024

L’assegno medio per famiglia è passato dai 257 euro erogati nel 2023 ai 273 del 2024 con un aumento di 16 euro al mese

Roma, 15 ottobre 2024 – Nei primi otto mesi del 2024 l'Inps ha erogato alle famiglie oltre 13,15 miliardi di euro per l'assegno unico e universale per i figli a carico. 

In media fino ad agosto hanno ricevuto l'assegno 6.021.079 famiglie per 9.554.117 figli. L'assegno è stato pari in media a 273 euro per nucleo richiedente e a 172 euro per ogni figlio, in aumento rispetto ai 257 euro per famiglia e 162 euro per figlio erogati in media nell'intero 2023.

Un valore medio che potrebbe ulteriormente aumentare. Nel mese di ottobre (non ancora conteggiato) l'Inps ha infatti aggiornato le condizioni innescando gli aumenti da ottobre per i percettori di assegno unico universale più ricco.

Secondo quanto riportato da ‘Teleborsa’, la misura che ingloba gli aiuti per le famiglie, accanto all'importo base commisurato all'Isee riconosce una serie di maggiorazioni che tengono conto delle specifiche situazioni delle famiglie (dalla condizione lavorativa al numero dei figli). Variabile a seconda dell'Isee e del numero di figli, l'assegno sarà integrato con maggiorazioni fino a 100 euro, previste per i nuclei che rispettino i requisiti e abbiano fatto richiesta.

Accanto all’importo base dell’assegno unico che varia a seconda dell’Isee, l’Inps riconosce una serie di aumenti che tengono conto delle specifiche situazioni delle famiglie (condizione lavorative, numero dei figli, presenza di figli disabili in famiglia). Al di là di quelle già previste in fase di calcolo dell’importo spettante di assegno unico, sono previste ulteriori specifiche maggiorazioni nei seguenti casi:

  • del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
  • del 50% se si hanno almeno tre figli a carico, per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, con Isee inferiore o pari a 40mila euro;
  • del 50% se si hanno almeno quattro figli a carico;
  • con figli disabili la maggiorazione varia a seconda della gravità della disabilità
  • per le madri di età inferiore ai 21 anni l’aumento è di 20 euro per ogni figlio
  • per vedovi e vedove viene erogata una maggiorazione per un massimo di cinque anni dall’evento luttuoso.

A partire dal mese di ottobre, le famiglie con Isee basso e situazioni lavorative particolari, come i genitori vedovi e i lavoratori scolastici, potranno contare su un sostegno più corposo.

Per i genitori vedovi: viene estesa la maggiorazione di 32,40 euro mensili, finora riservata ai genitori lavoratori, anche ai genitori vedovi con figli a carico. Per poterne beneficiare, è necessario che la morte del coniuge sia avvenuta entro cinque anni dal momento della richiesta e che il coniuge deceduto fosse impiegato al momento del decesso. Questa misura è stata introdotta per alleggerire il carico economico che pesa sulle famiglie monogenitoriali, che spesso si trovano a dover affrontare spese significative con un solo reddito; per il personale scolastico: a partire da ottobre, il personale assunto con il nuovo anno scolastico potrà richiedere l’integrazione economica dell’assegno unico. La maggiorazione viene quindi estesa ai docenti, al personale amministrativo e al personale ATA che opera nelle scuole.