Roma, 9 dicembre 2024 – Fra il 17 e il 19 dicembre le famiglie con figli a carico riceveranno dall’Inps gli importi relativi all’Assegno unico per il 2024. Ma ecco, nel dettaglio, una piccola guida per capire come e in che modo saranno erogati i contributi.
Quando arriva l'assegno
Per nuclei familiari senza variazioni recenti i pagamenti sono previsti per il 17, 18 e 19 dicembre 2024. Per nuclei con variazioni recenti, come nuovi nati o cambiamenti nella composizione familiare, i versamenti sono previsti verso la fine di dicembre, generalmente nell'ultima settimana. L’anno fiscale chiude i conti proprio con questa mensilità, lasciando spazio a ricalcoli per redditi dichiarati e verifiche sulle informazioni fornite. Chi non ha aggiornato l’Isee, o lo ha fatto in ritardo, potrebbe trovarsi davanti a qualche correzione nei prossimi mesi. Intanto, per chi ha fatto richiesta solo a novembre, l’attesa si allunga fino a gennaio.
Cosa fare se ci sono modifiche da segnalare
Chi deve comunicare modifiche Isee può farlo aggiornando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per assicurare che l'importo dell'assegno rifletta l’attuale status economico. Chi non ha aggiornato l'Isee potrebbe ricevere correzioni nei mesi successivi. Se ci sono state modifiche come la nascita di un figlio, è importante comunicarle tempestivamente per ricevere l'importo aggiornato.
Gli importi erogati
L'assegno unico varia in base al reddito Isee della famiglia. In particolare, fino a 17.090,61 euro di reddito l’importo sarà di 199,40 euro per figlio minorenne. Poi la cifra sarà inversamente proporzionale all’aumento del reddito fino ad arrivare ad un minimo di 57 euro in assenza di Isee o con redditi superiori 45.574,96 euro. Gli importi dovuti per ciascun figlio possono essere maggiorati nelle ipotesi di nuclei numerosi (per i figli successivi al secondo); madri di età inferiore a 21 anni; nuclei con quattro o più figli, genitori entrambi titolari di reddito da lavoro; figli affetti da disabilità; figli di età inferiore a un anno; figli di età compresa tra 1 e 3 anni per nuclei con tre o più figli e Isee fino a 45.574,96 euro. Una quota a titolo di maggiorazione per compensare l’eventuale perdita economica subita dal nucleo familiare, se l’importo dell’assegno risultasse inferiore alla somma dei valori teorici dell’assegno per il nucleo Familiare (componente familiare) e delle detrazioni fiscali medie (componente fiscale), percepite nel regime precedente la riforma.
A chi spetta l'Assegno Unico
Può richiedere il contributo il nucleo familiare con figli minorenni a partire dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età. Il contributo può essere estero ai giovani fino a 21 anni che però devono essere studenti, stagisti, disoccupati, avere un reddito inferiore a 8.000 euro annui, o impegnati nel servizio civile universale. Per i figli con disabilità il supporto è senza limiti di età.
Come si presenta la domanda e le scadenze
La domanda si presenta online all’Inps, attraverso il servizio dedicato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico) o tramite enti di patronato, attraverso i servizi telematici offerti dalle strutture. Una volta presentata, la domanda rimane valida per gli anni successivi, a meno che non sia decaduta o revocata. L’aggiornamento Documento Sostitutivo Unico deve essere presentato entro il 30 giugno 2024 per ottenere eventuali arretrati a partire da marzo 2024.
Le novità del 2025
Dall’anno prossimo, come previsto dalla legge di Bilancio, l'Assegno Unico non sarà più incluso nel calcolo dell'Isee per il Bonus Nido. Questo cambiamento apre la porta a numerosi benefici, tra cui una maggiore accessibilità al sostegno per l'infanzia. Con questa nuova disposizione, anche le famiglie con un Isee leggermente superiore alle soglie precedentemente imposte potranno accedere al Bonus Nido, facilitando così la vita a numerosi nuclei familiari che prima ne erano esclusi.