Venerdì 22 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Assegno di inclusione di marzo 2024, pagamento sospeso a chi non presenta il nuovo Isee

Una circolare dell’Inps indica i casi in cui si rischia di non ricevere il pagamento dell’Adi nei prossimi giorni

Roma, 14 marzo 2024 – Senza il nuovo Iseo il pagamento dell’Assegno di inclusione (Adi) di marzo 2024 può essere sospeso dall’Inps.

L'assegno di inclusione ha sostituito il reddito di cittadinanza
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Adi sospeso senza nuovo Isee

Il pagamento dell'Assegno di inclusione di marzo sarà sospeso se non si presenta il nuovo Isee riferito al 2024. Lo chiarisce l'Inps con un messaggio nel quale ricorda che domani, 15 marzo verranno disposti i primi pagamenti per i nuclei familiari beneficiari dell'Adi che hanno presentato domanda entro il mese di febbraio 2024, con esito positivo dell'istruttoria e con Patto di attivazione digitale sottoscritto.

Il pagamento

I nuclei familiari che hanno già ricevuto i pagamenti dell’Assegno di inclusione nei mesi precedenti, qualora permangano i requisiti per il diritto all'assegno di inclusione, spiega, riceveranno il pagamento della mensilità spettante il giorno 27 del mese di marzo.

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Verifiche

"A decorrere dai rinnovi del mese di marzo – sottolinea l'Inps – verrà inoltre verificata la presenza dell'Isee 2024. Pertanto, fermo restando l'esito delle verifiche effettuate nei due mesi precedenti sulla base di un Isee vigente al 31 dicembre 2023, nel caso in cui non sia ancora disponibile la nuova attestazione Isee per il 2024, la prestazione verrà sospesa in attesa dell'attestazione Isee 2024”.

Il calendario dei pagamento dell’Adi

L’Inps ha pubblicato una comunicazione nella quale indica i giorni in cui saranno effettuati i pagamenti dell’Assegno di inclusione.

La piattaforma Siisl e il Patto digitale

L'Inps ricorda che, ai fini dell'erogazione dell'assegno di inclusione è sempre necessaria l'iscrizione alla piattaforma Siisl e la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, “in mancanza delle quali non potrà essere disposto il pagamento”.

Il modello Adi-Com Esteso e le variazioni

Dal 18 marzo, sottolinea l'Inps nel messaggio, ciascun componente maggiorenne del nucleo familiare che fruisce di Adi potrà utilizzare il modello Adi-Com Esteso, disponibile sul sito istituzionale, per le comunicazioni obbligatorie durante l'erogazione del beneficio che riguardano:

  • l'avvio di attività lavorativa
  • variazioni intervenute relative ad uno componente del nucleo che possono comportare modifiche nell'applicazione della scala di equivalenza o la perdita del diritto all'assegno
  • ulteriori variazioni delle dichiarazioni rese in domanda che comportano la perdita del requisito in relazione ai dati del patrimonio mobiliare/immobiliare, al possesso dei beni durevoli e alla residenza continuativa in Italia
  • la richiesta della individualizzazione della carta di inclusione, se non già fatta al momento della domanda. 

In particolare, per le comunicazioni di avvio di attività lavorativa, sia dipendente che autonoma, è richiesta l'indicazione del reddito che si prevede di percepire nell'anno, per il lavoro dipendente o, nel caso di lavoro autonomo, del reddito percepito trimestralmente, al fine di verificare la permanenza del requisito dei limiti di reddito per il diritto all'assegno di inclusione o per la rideterminazione dell'importo spettante. Dal mese successivo a quello della variazione e fino a quando il maggior reddito non è recepito nell'Isee per l'intera annualità, il reddito indicato concorre solo per la parte eccedente 3.000 euro annui lordi alla determinazione dell'importo dell'assegno. Entro marzo verranno avviate, sia sulle nuove domande che su quelle già presentate, le verifiche sull'Isee per rilevare la presenza di un mutuo per la casa di abitazione principale, ai fini dell'abilitazione delle carte di inclusione all'effettuazione dei bonifici delle rate relative.

550mila beneficiari

Inps, assegno di inclusione: record nel sud
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Complessivamente i nuclei familiari beneficiari dell'assegno di inclusione risultano 550.000. Lo riferisce l'Inps che ha disposto i primi pagamenti per le famiglie che hanno presentato domanda di Adi, con istruttoria positiva e patto di attivazione digitale sottoscritto. I beneficiari, spiega una nota, saranno invitati via sms o mail a recarsi presso gli uffici postali per il ritiro della Carta di inclusione, con l'accredito del mese corrente, dal 15 marzo. I nuclei familiari che hanno già ricevuto l'Assegno di inclusione nei mesi precedenti, riceveranno il pagamento del mese corrente il 27 marzo 2024, se permangono i requisiti del diritto all'assegno e se risulta presentato l'Isee 2024 alla data di elaborazione dei pagamenti. In assenza dell'Isee 2024 i pagamenti della mensilità verranno sospesi fino alla presentazione di una valida Dsu.