Giovedì 3 Ottobre 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Economia

Arrivano i saldi, sconti più alti di quelli invernali: cosa conviene comprare

Abbigliamento, scarpe e accessori: quali sono i prodotti sui quali saranno applicati i ribassi di prezzo maggiori?

Roma, 4 giugno 2024 – Ci sono buone notizie per chi attende con ansia il 6 luglio, data d'inizio dei saldi estivi in tutta Italia: gli sconti, infatti, saranno più alti rispetto a quelli invernali di quest'anno, ma sostanzialmente in linea con quelli praticati un'estate fa. È quanto emerge dallo studio dell'Unione nazionale consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest'anno.

Confcommercio, coi saldi 200 euro di spesa media a famiglia
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Le percentuali medie di sconto

Per abbigliamento e calzature nel loro insieme, lo sconto sarà del 19,8%, come nel luglio dello scorso anno, ma in rialzo di 0,5 punti rispetto a gennaio 2024, quando era 19,3%. Il solo abbigliamento (indumenti e accessori) registrerà un abbassamento medio dei prezzi del 20,1%, in aumento di 0,7 punti percentuali su quelli dello scorso inverno e in lieve flessione di 0,1 punti sui saldi estivi del 2023.

In particolare, il record della convenienza spetta agli indumenti: con una riduzione del 21,7%, rappresentano la voce più scontata, +0,7 punti su gennaio 2024, -0,2 punti rispetto a luglio 2023. La diminuzione minore del prezzo, come sempre, spetta agli accessori (guanti, cravatte, cinture), con una flessione dei listini dell'8,9%, superiore però alle ultime tre rilevazioni.
Le calzature segneranno un ribasso del 18,3%, meno del 18,6% di quest'inverno e più del 17,3% della scorsa estate.

I consigli ‘anti-bidone’ dell’Unc

  1. Prodotti difettosi: non valgono più i 2 mesi per il reclamo. Dal 1° gennaio 2022 non è più necessario denunciare il difetto al venditore entro 2 mesi dalla sua scoperta, ma prima lo si fa, meglio è. L’azione per far valere i propri diritti, comunque, si prescrive in 26 mesi dalla consegna del bene. In caso di difetto di conformità del bene, si ha diritto alla sua riparazione o alla sostituzione.
  2. Diffidare degli sconti esagerati. Dallo scorso anno è entrata in vigore anche in Italia la direttiva Ue cosiddetta ‘Omnibus’, che rafforza le tutele dei consumatori sugli sconti farlocchi. Queste nuove regole rendono più complicato e rischioso fare sconti fasulli, ma certo non li impediscono. Dato che è rarissimo che qualcuno controlli i prezzi, in verità poco è cambiato. Per questo è bene continuare a diffidare degli sconti superiori al 50%, che spesso nascondono merce non esattamente nuova o prezzi vecchi gonfiati.
  3. No ai fondi di magazzino. Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce messa in saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta finendo, non fondi di magazzino
  4. Confrontare i prezzi. Non fermatevi mai al primo negozio, ma confrontate i prezzi di più esercizi: a volte basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Nei giorni che precedono i saldi andate a curiosare nei negozi, segnandovi il prezzo della merce che vi interessa. Potrete così verificare se lo sconto praticato è reale.
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No agli sprechi

Il consiglio più valido è: aprire gli armadi prima dei saldi, per avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio. Al contrario, il rischio è di tornare a casa carichi di capi di abbigliamento, magari anche a buon prezzo, ma dei quali non si aveva alcun bisogno e che non si useranno mai.
È opportuno valutare la bontà della merce guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (fibre naturali o sintetiche, lino o cotone…). Pagare un prezzo alto non implica che sia un prodotto di qualità.
Infine, servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità, così da poter valutare autonomamente la convenienza dell’acquisto.
Capitolo prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare di quei negozianti che non vogliono far provare i capi di abbigliamento o che chiedono un anticipo o cauzione in caso di prova. Tutti i commercianti sono tenuti ad accettare i pagamenti con pos.
Ultimo consiglio: darsi un budget. Stabilite una cifra massima da spendere e obbligatevi a rispettarla: eviterete di sentirvi poi in colpa e avere ripensamenti una volta esaurita l’adrenalina dello shopping.