Roma, 19 luglio 2023 – Durante i giorni del caldo record in Italia è difficile rinunciare all’uso del condizionatore in casa. Infatti, secondo quanto emerge da uno studio condotto recentemente da Selectra, la maggior parte dei consumatori italiani opta per il condizionatore a parete per rinfrescare casa, mentre solo il 10% non usa alcun mezzo. Tuttavia, occorre prendere in considerazione anche i costi che l’utilizzo dell’aria condizionata comporta. A fronte di un uso medio di 6 ore al giorno, Selectra avverte che una famiglia tipo in Italia dovrà prepararsi a ricevere una bolletta mensile di circa 115 euro. Ma ridurre l’impatto del raffreddamento della casa sulle bollette non è impossibile se si tengono in mente alcune buone pratiche.
Come usare consapevolmente l’aria condizionata
Con delle abitudini consumo migliori non solo risparmiamo ma tuteliamo anche il nostro pianeta. Per fare ciò, Selectra ha stilato un vademecum peri consumatori: in primis, lo studio consiglia di scegliere sempre l’efficienza al momento dell’acquisto. La classe energetica degli elettrodomestici, quindi anche dei condizionatori, può avere un impatto significativo sui consumi e di conseguenza sulle bollette. E’ molto importante, inoltre, il posizionamento dell’impianto. Molti opterebbero per la stanza più calda della casa, ma in realtà conviene di più mettere il condizionatore in una camera ombreggiata e non esposta al sole, per evitare un dispendio eccessivo e superfluo di energia. Occorre evitare anche ostacoli come tende o divani e di installare l’impianto il più in alto possibile, in quanto l’aria fredda tende a scendere. Una volta installato il condizionatore, bisogna conoscerne le modalità e scegliere quella giusta. Ad esempio, con la deumidificazione si può ridurre di qualche grado la temperatura impiegando meno energia e risparmiando rispetto alla modalità raffreddamento. In più, se non si vuole rinunciare al condizionatore nemmeno la notte, si potrà scegliere l’opzione dedicataci apposta che regola in automatico la temperatura dell’ambiente.Per quanto riguarda la temperatura, il condizionatore funziona meglio se la differenza tra esterno e interno non supera i 7 gradi. La fascia ottimale, infatti, sarebbe tra i 4 e 7 gradi di differenza, e se la temperatura interna non supera i 28 gradi, si può considerare anche la modalità ventilatore. L’impostazione di un timer, inoltre, ci aiuterà a tenere accesso l’impianto solo per il tempo necessario.
Le alternative al condizionatore
Esistono diverse soluzioni anche per integrare o sostituire completamente l’uso del condizionatore. Possono rappresentare un’alternativa valida le nuove generazioni di ventilatori. Ci sono aziende, ad esempio, che offrono il primo purificatore umidificatore e ventilatore che non solo rinfresca la casa, ma rileva e distrugge anche la formaldeide, fronteggiando il problema dell’inquinamento interno e quello della secchezza dell’aria, causata dall’utilizzo del condizionatore.
Inoltre, ci sono diverse pratiche da prendere in considerazione che non necessitano di mezzi. A raccoglierle è Plenitude, che sottolinea come l’utilizzo di tapparelle, persiane e tende nelle ore più calde e soleggiate del giorno è uno dei migliori modi per mantenere freschi gli ambienti domestici. Può risultare utile anche tenere le finestre aperte durante le ore notturne, quelle più fresche della giornata e sfruttare le correnti. Per rafforzare l’effetto rinfrescante, inoltre, si può immergere la parte finale delle tende in secchi o bacinelle di acqua. Infine, potrebbe aiutare anche la sostituzione delle lampadine a incandescenza con quelle a fluorescenza o a Led, poiché queste ultime generano un calore decisamente inferiore a quelle tradizionali. Su questa scia è meglio utilizzare il meno possibile gli elettrodomestici e i dispostivi elettronici che scaldano, come il forno, il televisore o il computer. Secondo Plenitude, la somma del calore di tutti questi dispositivi può aumentare la temperatura anche fino a 2-3 gradi.