New York, 18 settembre 2023 – X, ovvero l’ex Twitter non naviga in acqua tranquille fin dall’acquisizione di Elon Musk, a fine ottobre scorso. Il fatturato pubblicitario è calato in modo consistente, e potrebbe scendere ancora: oggi il CEO di Apple, Tim Cook, in un'intervista a CBS ha dichiarato che la società di Cupertino valuta costantemente se sia appropriato continuare a fare pubblicità sulla piattaforma X di Elon Musk.
Cook ha aggiunto che vede X, come un contributo importante per il dibattito pubblico, ma che ci sono aspetti con cui non è d'accordo e da qui la decisione di un monitoraggio costante.
Accuse pesantissime
In particolare, si tratta delle accuse di amplificare contenuti antisemiti su X, accuse che vengono mosse a Musk da gruppi per i diritti civili. La reazione di Musk è stata di annunciare raffiche di denunce per chi lo accusa di non moderare questi contenuti. il miliardario dovrebbe incontrare oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in mezzo alle crescenti preoccupazioni di antisemitismo su X, ma il Ceo di Tesla ha detto che gran parte dei colloqui si concentreranno sull'intelligenza artificiale.
Tesla, va tutto bene
Le cose per Musk vanno meglio quando si parla di Tesla: smentita, dallo stesso Musk l’indiscrezione secondo cui anche l’Arabia Saudita gli avrebbe chiesto di costruire una fabbrica, resta sul tavolo con buone probabilità, lo sviluppo di un nuovo forte legame con la Turchia. Attualmente Tesla produce veicoli negli Stati Uniti, in Cina e in Germania e ha dichiarato che intende farlo anche in Messico.
Obiettivo ambizioso
Musk ha dichiarato che Tesla vuole vendere 20 milioni di veicoli all’anno entro il 2030, rispetto ai circa 1,3 milioni del 2022. Per raggiungerlo, avrà probabilmente bisogno di una dozzina di fabbriche per raggiungere il proprio obiettivo e potrebbe annunciarne un’altra entro la fine dell’anno.
Tanto per avere un termine di paragone, nel 2022 la casa automobilistica, a livello globale, che ha venduto di più è stata Toyota, con 10,5 milioni di veicoli.
Una nuova fabbrica
Nell’incontro di ieri, secondo i media turchi, il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, avrebbe invitato Musk a costruire la prossima fabbrica di Tesla in Turchia. Una possibilità concreta, perché, fanno sapere da Ankara, Musk ha definito la Turchia "uno dei principali candidati" a ospitare la prossima fabbrica di Tesla.
Ieri, Erdogan e Musk si sono incontrati a New York, dove il presidente turco si trova per partecipare all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Avrebbero parlato di programmi di sviluppo tecnologico turchi, di digitalizzazione e della strategia turca per l'intelligenza artificiale.
Starlink e intelligenza artificiale
L’incontro, avvenuto nel centro culturale turco di Manhattan non è il primo tra i due. In passato Musk aveva parlato con Erdogan di una possibile collaborazione rispetto i programmi aerospaziali e satellitari della Turchia.
Erdogan avrebbe offerto anche una collaborazione con la società aerospaziale di Musk, SpaceX. Il leader turco ha più volte manifestato interesse e chiesto di poter usufruire dei servizi del satellite Starlink. Ankara inoltre punta ad avere il primo proprio satellite e per realizzare questo progetto conta sulla collaborazione con Musk. I due hanno parlato anche del successo dei droni da guerra turchi TB2 Bayraktar, in pochi anni richiesti da decine di Paesi di tutto il mondo e di una possibile collaborazione che porti a un ulteriore sviluppo di questi velivoli senza pilota.