Giovedì 21 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

App e piattaforma digitale per chiedere e gestire l'Assegno di inclusione

Il sissidio sarà gestito per via telematica anche attraverso una App scaricabile sullo smartphone

ROMA - Il nuovo Assegno di inclusione, come il Supporto per l’attivazione lavorativa, si baserà su un apparto digitale di tutto rilievo. In primo piano il Sistema informativo del Ministero del Lavoro e l’app dell’inclusione. Vediamo come funzioneranno.

Reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza

Il Sistema informativo del Ministero del Lavoro

Il sistema informativo (SIISL), da istituire presso il Ministero del Lavoro, è volto a consentire l’attivazione dei percorsi personalizzati per i beneficiari dell’Assegno di inclusione assicurando il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni, a favorire percorsi autonomi di ricerca di lavoro e rafforzamento delle competenze da parte dei beneficiari, nonché per finalità di analisi, monitoraggio, valutazione e controllo dell’Assegno di inclusione. Nell’ambito del predetto Sistema informativo opera la piattaforma digitale per la presa in carico e la ricerca attiva dedicata ai beneficiari della Garanzia per l’inclusione.

L’app dell’inclusione

Nell’ambito del Sistema informativo opera la piattaforma digitale dedicata ai beneficiari dell’Assegno di inclusione. I beneficiari della misura attivabili al lavoro, attraverso la registrazione sulla piattaforma, accedono a informazioni e proposte sulle offerte di lavoro, corsi di formazione, tirocini di orientamento e formazione, progetti utili alla collettività e altri strumenti di politica attiva del lavoro adeguati alle proprie caratteristiche e competenze, nonché a informazioni sullo stato di erogazione del beneficio e sulle attività previste dal progetto personalizzato. La piattaforma agevola la ricerca di lavoro, l’individuazione di attività di formazione e rafforzamento delle competenze e la partecipazione a progetti utili alla collettività, tenendo conto da una parte delle esperienze educative e formative e delle competenze professionali pregresse del beneficiario, dall’altra della disponibilità di offerte di lavoro, di corsi di formazione, di progetti utili alla collettività, di tirocini e di altri interventi di politica attiva.  

Leggi anche: Tutto quello che c’è da sapere sul reddito di inclusione