Lunedì 16 Dicembre 2024
ANTONIO PETRUCCI
Economia

Animali esotici, un traffico inarrestabile: quali sono le specie più colpite

È il quarto mercato illegale dopo droga, armi e traffico di esseri umani: tutti i dati

Nel 2023 le forze dell'ordine hanno denunciato 5.486 persone per reati contro gli animali

Nel 2023 le forze dell'ordine hanno denunciato 5.486 persone per reati contro gli animali

Roma, 18 dicembre 2024 – Non accenna a diminuire, report dopo report, il dato che parla dei reati contro gli animali: dalle violenze, alla vendita di specie a rischio estinzione, al bracconaggio, alla creazione di prodotti derivati. I Paesi dell’Unione Europea sono fra i più interessati al fenomeno.

Sicilia, Lazio e Puglia sul podio dei reati

I dati del report Traffic 2021 avevano già segnalato una situazione di grande emergenza, e in Italia i reati contro gli animali rappresentano la seconda voce più presente, fra quelli contro l’ambiente. Nel rapporto Ecomafia 2023, Forze di Polizia e Capitanerie di Porto risultano aver denunciato 5.486 persone, responsabili di 6.481 reati, pari al 21,2% del totale di quelli ambientali. Va inoltre segnalato che molti comportamenti sfiorano il codice penale, ma alcune lacune normative e differenze fra regolamenti regionali spesso non hanno portato a denunce o arresti, che sono stati solo 12 nel 2022. Eppure, rispetto all’anno precedente, si parla di una crescita del 4,3% dei reati accertati e del 7,6% delle persone denunciate. Sul podio dei reati a danno della fauna selvatica ci sono la Sicilia (797), seguita dal Lazio (694) e dalla Puglia (669). Le province più "attive" sono state Roma (589), Bari (521) e Genova (493). La pratica più diffusa in tema di delitti contro gli animali è il bracconaggio. Il rapporto registra il sequestro di 2.500 uccelli vivi, 104 denunce e 44 sanzioni per un valore di 32.000 euro. Le specie maggiormente colpite sono quelle protette, come cardellini, lucherini, frosoni, verdoni, allodole e tordi.

La speranza in un nuovo progetto

Un nuovo progetto per provare ad arginare l’odioso fenomeno del traffico di animali illeciti, è quello guidato dal Worcester Polytechnic Institute, con un budget di 2 milioni di dollari. Il progetto prevedere l’uso di intelligenze artificiali, dei social media e dati della supply chain. A capo vi è la professoressa di informatica Kyumin Lee. "Senza gli strumenti giusti – ha affermato Lee – è quasi impossibile determinare se una specie è protetta o meno. Questo progetto spera di cambiare le cose”. Lo scopo è realizzare un kit al costo di un dollaro, col quale gli operatori del settore potranno, in pochi secondi, determinare se l’animale con cui entrano in contatto, ad esempio in una dogana, è o meno oggetto di bracconaggio, grazie a marcatori molecolari e a un database di 185 specie protette.

La zoo-criminalità minorile

Un altro aspetto del problema, riguarda le violenze sugli animali commesse dai minori. Stando agli psicologi, la quasi totalità di questi episodi avviene in risposta ad un disagio personale, o perché si è vittima di violenze. L’Osservatorio che si occupa di zoo-criminalità minorile ha notato che la maggior parte degli indagati è in un contesto familiare di grande difficoltà, in cui il concetto di violenze sugli animali non è nemmeno percepito come reato. Otto i casi di uccisione di animali accertati nel 2023 da parte di minorenni, ma la maggior parte dei reati riguardano le corse clandestine, legate alla criminalità organizzata, in cui gli animali sono oggetto di violenze, abusi, e spesso sono drogati. Solitamente si tratta di cavalli, in qualche caso di cani. La maggior parte dei reati avviene nel Sud Italia, anche se la provincia col numero più alto di denunce presentate è quella di Torino. Rispetto al 2022, i procedimenti gestiti dai tribunali dei minori sono aumentati del 64%, passando da 25 a 41, mentre gli indagati sono cresciuti del 114%, passando da 29 a 62.