Roma, 29 gennaio 2025 – A gennaio le aspettative tra le grandi imprese industriali mostrano segnali di miglioramento. È quanto registra il centro studi di Confindustria, che però avverte: i costi di produzione rimangono una grande preoccupazione, soprattutto a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia. A dicembre, il fatturato ha registrato una flessione moderata dello 1,2%, meno marcata rispetto al -3,4% di novembre, con una ripresa possibile nel quarto trimestre grazie ai risultati positivi di ottobre, in particolare nel settore delle costruzioni. Il saldo sui costi è migliorato rispetto a dicembre (-2,8% rispetto al -5,0%), ma resta comunque negativo. Ecco performance e previsioni sull'industria.
Calo dell’indice Rtt a dicembre
Nel mese di dicembre 2024, l'indice Rtt - l’indicatore che che analizza il fatturato delle imprese clienti di TeamSystem in Italia basandosi sulle fatturazioni elettroniche delle imprese - ha registrato un calo dello 1,2% a dicembre, confermando una tendenza negativa nell'industria e nei servizi. Ma nonostante il rallentamento, il dato di ottobre ha mitigato le perdite, portando a un bilancio più positivo per il quarto trimestre.
Settori e performance contrastanti
I dati di Confindustria evidenziano performance contrastanti sia a livello settoriale che geografico. Le costruzioni continuano a crescere, mentre l'industria e i servizi registrano contrazioni. Geograficamente, il Centro Italia ha subito la flessione più marcata (-3,3%), seguito dal Nord-Est (-1,8%). Le piccole imprese hanno mostrato una flessione contenuta (-0,6%), mentre le medie e grandi imprese hanno vissuto cali più pronunciati (-5,7% e -5,1%, rispettivamente). Nonostante ciò, le previsioni per il prossimo futuro sono generalmente stabili, con segnali di miglioramento in alcuni settori, in particolare per le piccole e grandi imprese, grazie alla ripresa di ottobre. Le medie imprese, invece, hanno visto una situazione più difficile, con risultati ancora negativi. Sebbene i segnali siano misti, ci si attende stabilità o un lieve miglioramento, con prospettive positive in alcune aree e settori.
Migliorano le aspettative di crescita
A gennaio 2025, tuttavia, le aspettative delle grandi imprese industriali sono migliorate rispetto a fine 2024. Circa il 28,7% delle imprese intervistate prevede una crescita della produzione industriale, mentre la maggioranza (59,9%) stima una stabilità. Solo l'11,4% delle aziende si aspetta una contrazione.
Gli industriali intervistati confermano che la domanda e gli ordini restano i principali motori della produzione, con un saldo positivo ma in diminuzione (dal +4,8% di dicembre al +2,1% di gennaio). La disponibilità di manodopera rimane stabile, con oscillazioni inferiori al punto percentuale, mentre il saldo sulle condizioni finanziarie è positivo (+1,4%). La disponibilità di materiali resta una criticità, ma migliora rispetto a dicembre (-2,2% a gennaio, rispetto al -5,1% del mese precedente), mentre il sentiment sulla disponibilità degli impianti è in crescita, passando dal +0,7% di dicembre al +2,4% a gennaio.
Preoccupano i costi
I costi di produzione, spiega Confindustria, continuano però a preoccupare; complice l'aumento dei costi dell'energia, sebbene il saldo sia migliorato rispetto al -5,0% di dicembre, ma resta ancora negativo (-2,8%). I giudizi sulle condizioni finanziarie rimangono positivi (+1,4%, rispetto al +3,9% di dicembre), mentre la disponibilità di materiali continua a essere vista negativamente, pur migliorando rispetto al mese precedente (-2,2% a gennaio, rispetto al -5,1% di dicembre). Infine, il sentiment sulla disponibilità degli impianti continua a migliorare, passando dal +0,7% di dicembre al +2,4% a gennaio.