Mercoledì 20 Novembre 2024
Fabio Lombardi
Fabio Lombardi
Economia

Aliquota Irpef del 33% per i redditi fino a 60mila euro. L’ipotesi “last minute” del governo

Secondo il viceministro Leo se la proroga del concordato avesse successo si potrebbe pensare a una riduzione delle tasse per il ceto medio

Milano, 20 novembre 2024 – Abbassare al 33% l’aliquota Irpef per i “redditi medi”. Non solo. Estendere questa percentuale di tassazione ai redditi fino 60mila euro. E’ l’idea “last minute” lanciata dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo a Parlamento dove è in discussione la Finanziaria

IRPEF
Bollette

Dal concordato all’Irpef

“Noi abbiamo spostato l'asticella in avanti, perché abbiamo riaperto i termini per il concordato, fissati al 12 dicembre (dalla cui riuscita dipendono anche le risorse disponibili per la legge di bilancio ndr) : ci auguriamo che ci sia un gettito aggiuntivo che verrà messo a servizio della riduzione dell'aliquota del ceto medio”. Lo afferma Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle finanze, rispondendo a una domanda sulla possibilità che il taglio dell' Irpef per il ceto medio possa rientrare in manovra.

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L’ipotesi aliquota del 33% fino a 60mila euro

L'ipotesi sarebbe di portare l'aliquota al 33% ai redditi fino a 60mila euro, aggiunge Leo a margine di un incontro in Assolombarda a Milano sulla riforma fiscale per le imprese.

"Oggi abbiamo un meccanismo a tre aliquote: 23%, 35% e 43%. Nella fascia da 28mila euro a 50mila è prevista un'aliquota del 35%. Se si riesce a portare l'asticella al 33% e magari abbracciare anche la fascia dai 50mila euro in su, per lo meno per 10mila euro, si arriverebbe a una cifra molto consistente”, spiega Leo.

Cosa cambia

Attualmente le aliquote Irpef previste dalla Manovra economica varata dal Consiglio dei ministri, e in fase di conversione in legge in Parlamento, sono fissate a: 

  • 23% fino a 28.000 euro
  • 35% da 28.000 e fino a 50.000 euro
  • 43% oltre i 50.000 euro

L’abbassamento al 33% dell’aliquota per la seconda fascia e un innalzamento del limite massimo della stessa a 60mila euro, come si intuisce, permetterebbe un notevole risparmio in termini di tasse da parte di centinaia di migliaia di italiani e di famiglie.

L’auspicio di Leo

"Dobbiamo vedere un po’ l'effetto che genererà l'intervento sul concordato. Ora iniziano i lavori parlamentari, quindi vediamo che succede. Se riusciamo, questo è l'obiettivo che ci prefiggiamo”, aggiunge il viceministro a chi gli ha chiesto se quindi possa esserci un ingresso 'last minute’ di questo pacchetto fiscale in sede di conversione della manovra.